Giovanni Muciaccia: «Fatto fuori dalla Rai senza motivo»

Giovanni Muciaccia: «Fatto fuori dalla Rai senza motivo»

L’ex volto di Art Attack si è raccontato

Giovanni Muciaccia per anni è stato un protagonista del palinsesto Rai grazie ad ArtAttack (prima su Disney Channel), in onda dal 1998 al 2005 e dal 2010 al 2018.
Su Corriere della Sera Muciaccia ha concesso un’intervista parlando di questi anni e del debutto del suo nuovo spettacolo teatrale, «Ieri oggi e domani», il 2 maggio a Milano al Teatro Manzoni.
Sul fatto che non si vede da un po’ in tv spiega come sono andate le cose.
«Più che altro ci sono rimasto malissimo quando sono stato fatto fuori dalla Rai: mi aggiravo come uno zombie tra viale Mazzini e viale Clodio, come se mi avessero tirato due sberle. Era novembre 2019. Ho avuto la sfortuna di imbattermi in un direttore di rete, Carlo Freccero, che in un anno ha deciso di chiudere 10-12 programmi immotivatamente. Io all’epoca stavo facendo Cinque cose da sapere e La porta segreta: niente, spazzato via tutto. Non avendo paracadute politici mi sono ritrovato a casa: è stato uno choc, una forma di violenza. Penso che un direttore non debba avere il potere di chiudere all’improvviso programmi di divulgazione, che dovrebbero essere nello statuto della tv pubblica».

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Poi nessuno si è fatto vivo e Muciaccia si è dovuto riorganizzare. «Per fortuna mi ero già organizzato una vita, mi sono detto che doveva andare così e mi sono dedicato ad altro: libri, spettacoli. Alla fine vivo ancora di Art Attack perché da quando ho iniziato il programma mi sono messo a studiare l’arte, e oggi la divulgo attraverso gli spettacoli teatrali e le ospitate che faccio tra festival ed eventi. Ho un pubblico di tre generazioni super affezionato che mi segue».
Su come riesca a mantenersi dice: «Ai tempi di Art Attack ho guadagnato ma anche risparmiato, sono stato saggio. Avevo già avuto momenti difficili: nei primi anni ’90 a Roma, quando facevo lavoretti saltuari tra teatro e tv, mi sono trovato completamente senza soldi. Per andare avanti ho venduto la telecamera e la moto. Quell’esperienza mi ha insegnato l’importanza del risparmio, soprattutto in un mestiere come il mio, che va a periodi».
Ammette poi che gli piacerebbe tornare in tv ma non per forza e aggiunge: «Ho detto una marea di no nella mia vita, reality tipo L’Isola dei famosi me l’hanno proposto 4 volte. Non lo farei mai perché non si mangia, per me impensabile, e poi perché non è un’esperienza secondo me professionale. Non giudico chi fa questi show, ho avuto una grande lezione di vita una volta: giudicai un collega che si spogliava in pubblico per un reality, poi lo ritrovai in un ospedale oncologico pediatrico con un figlio ricoverato. Quindi: ognuno fa quello che vuole, ma penso che quel tipo di programmi li accetti se hai sperperato tutto e ti servono soldi».
Infine, parla anche della sua vita personale.

«Intanto ho una bellissima famiglia: mia moglie Chiara Tribuzio e i nostri due figli Edoardo, 14 anni, e Maria Vittoria, 9 anni. Facciamo una vita semplice e stiamo molto insieme. Poi ho una grande passione per il kite surf e il mare: ecco, lì sono meno placido, cerco l’adrenalina. Ho rischiato di morire tre volte, una nel canale d’Otranto e due all’estero. Non riuscivo a tornare a riva».

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