Giochi Olimpici, oltre 30 nazioni dicono no alla riammissione dei russi

Blocco totale da parte di diversi paesi

Il ritorno della Russia all’interno delle competizioni e in particolare modo delle Olimpiadi per ora non s’ha da fare.

Oltre 30 nazioni, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania, hanno ribadito la loro contrarietà al ritorno degli atleti russi e bielorussi a competere a livello internazionale, almeno fino a quando non cesserà la guerra in Ucraina.

Le varie nazioni hanno reso nota la loro decisione con un comunicato congiunto rispondendo alla recente apertura del Cio.
Il Comitato Olimpico internazionale aveva infatti ipotizzato la reintegrazione degli atleti di Russia e Bielorussia, sebbene nella forma di ‘neutrali’, già ai prossimi Giochi Olimpici, a Parigi nel 2024.

“La situazione in Ucraina continua a peggiorare e dunque non c’è ragione perché il Cio riveda la sua precedente sospensione – si legge nella nota -.Esistono seri dubbi su come ragionevolmente gli atleti russi e bielorussi possano competere su basi di neutralità dal momento che vengono direttamente sostenuti finanziariamente dai rispettivi paesi di appartenenza. E poi ci sono stretti legami e affiliazioni tra gli atleti russi e l’esercito russo. La Russia e la Bielorussia possono agevolare il ritorno dei loro atleti agli sport internazionali ponendo fine alla guerra che hanno cominciato”.

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