Eredità Agnelli, indagato anche John Elkann. La faida avviata da Margherita, unica figlia in vita di Gianni Agnelli
La faida Agnelli sull’eredità è una saga familiare che si svolge da anni, con strascichi legali e tensioni che non accennano a placarsi. Al centro della contesa c’è il patrimonio dell’Avvocato Gianni Agnelli, uno degli imprenditori più influenti del XX secolo, comprendente opere d’arte, aziende e quote di società di valore inestimabile.
I protagonisti della vicenda sono Margherita Agnelli de Pahlen, unica figlia sopravvissuta dell’Avvocato, ha rinunciato a influenze future sulla Dicembre, società chiave dell’impero Agnelli, in cambio di beni e liquidità, e i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, figli di Margherita, nipoti dell’Avvocato, e figure di spicco nel panorama imprenditoriale e sociale italiano.
Le controversie si basano sull’eredità di Gianni Agnelli e in particolare sulla collezione d’arte (Margherita ha accusato i figli di aver sottratto 13 opere d’arte di valore dalla sua eredità, dando inizio a un procedimento legale ancora in corso); la governance della Dicembre (Margherita contesta la gestione della società da parte dei figli, ritenendola non conforme alle volontà dell’Avvocato); l’esclusione di Margherita da Exor (la holding di famiglia che controlla Stellantis, Ferrari e altri colossi industriali, non ha incluso Margherita nella sua governance, alimentando la sua frustrazione).
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Un nuovo capitolo si aggiunge dopo un esposto della stessa Margherita, a seguito del quale la procura di Torino ha attivato degli accertamenti su ipotesi di violazioni fiscali. Il procedimento è a carico di ignoti, ma come scrive SkyTg24 “nel registro degli indagati sono state effettuate tre iscrizioni. I nomi sono quelli di Gianluca Ferrero, commercialista torinese, Robert Von Groueningen, amministratore dell’eredità di Marella Agnelli per incarico dell’autorità giudiziaria svizzera, e di John Elkann, figlio di Margherita Agnelli”.
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