Cesena, Nina, 16 anni: “Ho la febbre a 38, ma continuo a spalare”. Ecco il racconto della giovane che aiuta la popolazione colpita dall’alluvione
In una recente intervista al Corriere della Sera, Nina, 16 anni, ha raccontato la sua esperienza di volontariato nelle zone colpite dall’alluvione in emilia Romagna. Nina frequenta il liceo linguistico e il suo obiettivo è quello di andare a Londra per conseguire la laurea in Business Management.
Davanti all’emergenza che ha colpito la sua terra, Nina non si è tirata indietro, ma ha preso la pala e ha iniziato a spalare il fango. Molti parlano di “angeli del fango, ma Nina risponde con decisione: «Ma chi sono? Questa espressione non l’avevo mai sentita… C’era solo da dare una mano, ho preso pala e rastrello e sono andata».
L’idea di andare a Cesena per dare una mano è nata con il passaparola sui social: «Tutto attraverso i social. Ci siamo ritrovati in tanti tra gli amici con cui il sabato siamo in pizzeria o al cinema e abbiamo fatto la squadra».
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Una volta giunta sul posto, Nina ha raccontato di aver lavorato in un capannone: «Con il mio gruppo abbiamo liberato un capannone dove c’erano oggetti di antiquariato. Erano ormai fradici e purtroppo li abbiamo dovuti buttare. Il proprietario, poverino, era disperato».
Il lavoro è durato per due giorni e tra fango e umidità, Nina si è ammalata: «Ecco perché mi è venuta la febbre. Ma ora prendo le caramelle e qualcosa di caldo e spero di poter continuare». Sulla macchina del volontariato racconta: «C’è un clima di grande solidarietà. Chi non spalava il fango portava pizze, panini, bevande».
A Cesena i cittadini spalano il fango
senza sosta cantando “Romagna mia” pic.twitter.com/a3MRFEwBpg— James Lucas (@JamesLucasIT) May 19, 2023
E dopo questa esperienza, il volontariato è entrato nella vita di Nina: «ho scoperto che mi piace tantissimo. Con mia sorella stiamo parlando di fare un’esperienza di aiuto a chi ha bisogno in Africa».
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