Caso Messina Denaro, arrestata per favoreggiamento Laura Bonafede

interrogatorio di Laura Bonafede

Caso Messina Denaro, arrestata per favoreggiamento Laura Bonafede, la donna che si è occupata della latitanza del boss

Questa mattina, i carabinieri del Ros hanno arrestato Laura Bonafede, una maestra elementare figlia del boss di Campobello di Mazara, lo storico alleato della famiglia Messina Denaro. Contro di lei le accuse sono di favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati dal metodo mafioso.

Nelle scorse settimane il nome della donna era saltato all’onore delle cronache per un’appassionata lettera che aveva scritto al boss, ma ad incastrarla definitivamente sono state le immagini delle telecamere di sicurezza di un supermercato, in cui la donna viene ripresa mentre fa la spesa e parla in maniera inequivocabile proprio con Matteo Messina Denaro.

La maestra è la moglie di Salvatore Gentile, che sconta l’ergastolo per due omicidi commessi proprio su ordine di Messina Denaro. La donna, dopo il clamore e le rivelazioni sul legame con il boss, è stata sospesa dall’insegnamento. Il suo ruolo non sarebbe marginale, ma sarebbe proprio uno dei perni su cui è ruotata la clandestinità di Messina Denaro.

Leggi anche: Soldati ucraini decapitati, Zelensky: “Non perdoneremo gli assassini”

La donna è la quarta Bonafede che finisce agli arresti. Prima di lei, i carabinieri hanno arrestato il cugino Andrea, ovvero il geometra che ha prestato l’identità a Messina Denaro per le terapie per il cancro; l’altro cugino, sempre di nome Andrea, che era il dipendente comunale che ha procurato centinaia di ricette mediche a Messina Denaro, e poi Emanuele Bonafede, uno dei vivandieri del boss arrestato insieme alla moglie.

Lascia un commento

Instagram Feed

error: Il contenuto è protetto