Can Yaman: il buono, il brutto e il cattivo. Le personalità dell’attore turco viste dagli occhi del web

L’attore rivelazione del 2020, noto per la sua statuaria bellezza shabby e, ancor di più, per la sua recente love story con Diletta Leotta, diventa uno dei nuovi “bersagli” del web. La sua personalità? A detta di pubblico e fan, “multi sfaccettata e poco chiara”! Scopriamo perché

Can Yaman nasce in Turchia nel 1989 e, sin da giovanissimo, viene notato per le sue spiccate doti e per la sua variegata personalità. Il bel turco, infatti, dopo aver frequentato il liceo italiano di Istanbul, si laurea nel 2012 presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Yeditepe, per poi iniziare la sua carriera di attore nel 2014.

Il successo di Can, però, arriva tra il 2018 e il 2019, quando interpreta il ruolo del fotografo Can Divit nella serie DayDreamer – Le ali del sogno ed è proprio in queste vesti che conquista il cuore del pubblico femminile italiano.

Il 2020, infatti, nonostante una pandemia mondiale in corso, è il periodo d’oro di Can Yaman!

Da poco eletto “Uomo dell’Anno” dal prestigioso periodico GQ, l’attore turco diventa testimonial del turismo Italiano, firma un cospicuo contratto come protagonista nel reebot della serie cult degli anni ’80 Sandokan, recita al fianco di Claudia Gerini nello spot De Cecco diretto dal regista Ozpetek e trova l’amore con la sexy conduttrice sportiva Diletta Leotta; il tutto condito da una consistente “frotta” di accanitissimi fan pronti a sostenere il loro nuovo idolo e a dar filo da torcere a chiunque si contrapponga tra Can e la sua credibilità, come uomo e come artista.

Questo repentino picco di popolarità, oltre ai fan e ai successi lavorativi, ha inevitabilmente portato con sé un considerevole numero di “haters” e dato il via ad una vera e propria battaglia social tra sostenitori e oppositori.

Nascono, così, tre diverse fazioni (a favore e contro l’attore) che, per semplificare, identifichiamo con tre relative parole chiave estrapolate dalle nostre interviste: il Buono, il Brutto e il Cattivo.

Ecco le tre personalità di Can Yaman viste dagli occhi del web!

Can il Buono

Fan e Can addicted (perlopiù donne di età compresa tra i 35 e i 65 anni) non possono che idolatrare l’attore attraverso parole di stima e affetto: dai complimenti più scontati inerenti all’aspetto fisico a quelli più inaspettati relativi alla sensibilità e alla bontà d’animo che Can ha sempre dimostrato di avere, non solo nei confronti del pubblico ma, soprattutto, verso i meno fortunati, contribuendo alle più disparate attività solidali e dimostrandosi parte attiva in progetti importanti e volti ad aiutare il prossimo.

Il 98% delle nostre intervistate, infatti, dichiara che la dolcezza e la bontà di Can Yaman, sono direttamente proporzionali alla sua bellezza e che, in questi ultimi anni, l’attore ha dimostrato di avere un cuore grande e un animo nobile”.

Can il Brutto

Che Can Yaman possa esser definito “brutto”, fa strano anche a noi! In effetti nessuno dei nostri intervistati utilizza questo termine nella sua reale accezione, bensì attribuendolo ad un lato della sua personalità emerso recentemente che, purtroppo, non è passato inosservato ai severi occhi del web.

Pare, infatti, che la storia d’amore con Diletta Leotta “non valorizzi le belle qualità dell’attoreche, sui social, “è sempre meno presente e, talvolta, anche provocatorio e un “pò troppo spiritoso, come si evince da una delle ultime storie pubblicate dallo stesso Can subito dopo Pasqua, in cui mostra alcune confezioni di anti dolorifici seguiti da una caption poco chiara: “colpo della strega” ed emoji del diavoletto annessa. Che sia stato un messaggio rivolto proprio ai suoi “haters” e a quelli della compagna Diletta Leotta? Per alcuni dei nostri intervistati, sembrerebbe di sì. Ma, fortunatamente per Can, non per tutti!

Can il Cattivo

Cattivo non come i perfidi protagonisti di Batman o gli stregoni di Harry Potter, è chiaro! In questo caso, infatti, il termine “cattivo” viene utilizzato dagli oppositori precedentemente citati per definire Can Yaman “poco corretto nei confronti di pubblico, media e fan”.

Questo è ciò che pensa il 70% dei nostri intervistati (uomini e donne di età compresa tra i 40 e i 60 anni) e questo è quanto molti di loro dichiarano ai nostri microfoni: “La storia tra Can e Diletta non è altro che un circo mediatico. Non crediamo sia una coppia reale, bensì il frutto di una strategia ben messa a punto da manager e addetti ai lavori. Prima o poi la farsa finirà e verrà fuori la vera natura di entrambi”.

Il campanello d’allarme scatta lo scorso dicembre 2020, quando Can Yaman pubblica sulle sue instagram stories la frase: “che il gioco abbia inizio”, periodo che coincide con la nascita della storia d’amore con Diletta Leotta. Non abbiamo prove fotografiche di quanto gli intervistati dichiarano, ma sappiamo che, da quel momento, scatta la rivolta del web! Il pubblico si divide, alcuni fan smettono di seguirlo, altri lo criticano e altri ancora ne prendono le difese.

Se la storia d’amore tra Can e Diletta sia reale o meno, non spetta a noi dirlo ma, se così fosse, se fosse davvero un’operazione studiata ad hoc come ipotizzano alcuni dei nostri intervistati, sarebbe forse il primo caso di “favola mediatica” a cui assistiamo?

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