Pietro Orlandi sarà ascoltato in Vaticano: “È la prima volta che veniamo convocati”

Pietro Orlandi sarà ascoltato in Vaticano “È la prima volta che veniamo convocati”

Pietro Orlandi sarà ascoltato in Vaticano dalla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela: “È la prima volta che veniamo convocati”

Emanuela Orlandi scomparve nel 1983 e in Vaticano, in tanti anni, la famiglia non è mai stata coinvolta ogni qual volta il caso è tornato a galla. L’inchiesta in corso in questi ultimi mesi, invece, sembra andare in un’altra direzione e forse si avrà una soluzione definitiva al caso.

Secondo quanto riportato da Sky Tg 24, dopo Pasqua, Pietro Orlandi, il fratello della giovane scomparsa, sarà in Vaticano per essere ascoltato. “È la prima volta che veniamo convocati”, ha fatto sapere l’avvocato Laura Sgrò.

Nel corso dell’ultima intervista a DiMartedì, Pietro Orlandi, ha parlato dei sospetti di possibili abusi alla sorella: “Penso che una delle possibilità è che Emanuela possa aver magari anche subito un abuso, ma che quell’abuso sia stato organizzato. È stata portata da qualcuno per creare l’oggetto del ricatto e siccome il Vaticano da quarant’anni fa di tutto per evitare che possa uscire la verità… Certo, se nel ’93 si parlava normalmente della pedofilia dei cardinali come se fosse una cosa normale e accettata, uno può pure pensare che la pedofilia sia anche più su di quei cardinali”.

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Nel corso della convocazione si parlerà anche della pista inglese “Porteremo anche la documentazione in cui si parla della permanenza di Emanuela in Inghilterra, è una documentazione che va analizzata, anche per capire se è attendibile”, spiega la legale Sgrò. L’ipotesi è che Emanuela sia stata portata in Inghilterra e trattenuta in un istituto religioso fino alla morte, presumibilmente avvenuta intorno agli anni 2000.

Pietro Orlandi e il suo legale chiederanno che vengano ascoltati alcuni testimoni dell’epoca. Tra questi risultano il cardinale Giovanni Battista Re, il card. Leonardo Sandri, il card. Stanislaw Dziwisz, che è stato il segretario storico di Giovanni Paolo II, mons. Georg Gaenswein, segretario di Benedetto XVI e l’ex comandante della Gendarmeria Domenico Giani.

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