Continuano le indagini
Da ormai diversi mesi vanno avanti le indagini per lo scandalo ginnastica. La prima a processo è l’allenatrice Moira Ferrari, direttrice della Gymnasium di Treviso.
L’allenatrice è rea di aver dato a uno schiaffo a una allieva: il giudice per l’udienza preliminare ha deciso di mandare a giudizio Ferrari con l’accusa di abuso di mezzi di correzione.
Questo è il primo processo da quando è esploso lo scandalo della ginnastica. I fatti contestati alla Ferrari risalgono al 2017.
L’allenatrice avrebbe dato uno schiaffo a una giovane atleta di otto anni spiegando di averlo fatto: «in virtù dell’affetto che provavo per lei. Per attirarne l’attenzione e per evitare che si infortunasse cadendo di nuovo dalla trave».
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Moira Ferrari, indagata: la segnalazione di un socio della società
Il gesto è stato definito dalla Ferrari a fin di bene. L’allenatrice che è tecnica nazionale sostiene anche di essersi scusata con i genitori. Quest’ultimi però l’hanno comunque denunciata alla giustizia sportiva e penale.
La vicenda sta però assumendo altri contorni. L’allenatrice era stata squalificata per un mese ma un socio della palestra aveva segnalato la cosa al Presidente Gerardo Tecchi.
Evidenziato «comportamenti in contrasto con il codice etico messi in atto dalla allenatrice Moira Ferrari nei confronti di piccole atlete e in particolare di violenze fisiche e psicologiche». Alla segnalazione non è mai arrivata nessuna risposta. Già nel l 2012 tre ex allieve avevano denunciato comportamenti violenti da parte degli allenatori.
Ora si attende il corso della giustizia che, va ricordato, ha inserito nella lista degli indagati anche la D.T della Nazionale Emanuela Maccarani.
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