Mario Draghi, chi è l’uomo che ha salvato l’euro

Ex Governatore della BCE è stato chiamato a colloquio al Quirinale

Sergio Mattarella, dopo che il mandato esplorativo di Roberto Fico, non ha dato i suoi frutti ha chiamato (per questa mattina) a colloquio l’ex Governatore della BCE, Mario Draghi.

Un nome che in ogni crisi di governo si sente ma che ora sembra giù concreto e vicino che mai: sembra infatti che gli verrà conferito l’incarico di formare un “governo di alto profilo” ovvero un governo tecnico.

Draghi è un uomo di cultura e una persona che si è fatta da sola, visto che a 15 anni si è ritrovato senza genitori.

Classe 1947 ha studiato alla Sapienza di Roma economia per poi specializzarsi in una delle Università migliori al mondo, il Mit di Boston.

Richiamato in Italia da Guido Carli (su indicazione di Carlo Azeglio Ciampi) diventa funzionario del ministero del Tesoro, ruolo che ricopre per dieci anni fino al passaggio a Goldman Sachs, una delle più grandi banche del mondo.

Quello per cui viene ricordato da tutti è il suo incarico nel 2005 a governatore della Banca d’Italia e quello nel 20011 come Governatore della Banca Centrale Europea.

È infatti diventata famosa proprio in quegli anni da Governatore a Francoforte la frase “whatever it takes”, ovvero qualsiasi cosa pure di salvare l’euro: Draghi affronta la più grande crisi monetaria europea di sempre.

A qualsiasi costo e infatti così fu: Draghi salvò la moneta unica e il sogno Europeo. Il 28 ottobre del 2020 c’è stato il passaggio di consegne a Christine Lagarde alla guida della Bce: da allora gli italiani hanno iniziato a sperare che il concetto di “whatever it takes” possa applicarsi anche all’Italia e alla crisi in cui il nostro paese è entrato.

 

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