La pellicola sarà disponibile dal 5 novembre
Yara Gambirasio e la sua storia arrivano sul piccolo schermo. Yara, scomparsa a 13 anni nel 2010 nei pressi di Brembate Sopra venne trovata senza vita a tre mesi dalla sua comparsa.
La sua tragica storia viene raccontata in “Yara”, pellicola disponibile su Netflix dal 5 novembre per la regia di Marco Tullio Giordana.
Un progetto che ripercorre le indagini (avviate dalla pm Letizia Ruggeri, interpretata da Isabella Ragonese), le ricerche e la vita di Yara.
Il film cerca anche di fare luce sulla vicenda giudiziaria e sulle indagini che sono arrivate a studiare il DNA.
Non a caso al centro del film c’è la pm che in tutti i modi ha cercato di fare luce sulla vicenda e ha cercato, tramite le tracce di DNA di risalire all’assassino della 13enne.
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Da qui la ricerca dell’ignoto 1 che portò all’arresto del muratore Massimo Bossetti. L’uomo è tutt’ora in carcere anche se si è sempre dichiarato innocente. Nel true crime, i fatti sono raccontati in modo molto fedele e senza alcun sensazionalismo.
La pellicola è prodotta da Taodue in associazione con RTI e distribuito da Netflix.
Nel cast, oltre a Isabella Ragonese nel ruolo della pm c’è anche Alessio Boni, Thomas Trabacchi a Sandra Toffolatti e Mario Pirrello nei panni dei genitori di Yara.
Massimo Bossetti è interpretato invece da Roberto Zibetti, mentre Yara è interpretata dalla giovane Chiara Bono, protagonista della docufiction della Rai Figli del destino.
Yara, giovane ginnasta, scomparve il 26 novembre del 2010 e venne ritrovata priva di vita in un campo il 26 febbraio del 2011.
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