
Domani la semifinale
Come successo a Parigi, Jannik Sinner troverà sulla sua strada, quella della semifinale di Wimbledon, Novak Djokovic ex numero uno e già vincitore del torneo. Domani, 11 luglio, sarà la giornata riservata alle semifinali maschili.
Alle 14.30 toccherà prima a Carlos Alcaraz, impegnato contro l’americano Taylor Fritz e poi sarà la volta del numero uno al mondo contro il serbo. Ieri, Sinner dopo i problemi fisici manifestati contro Dimitrov è apparso in buona forma e ha parlato a lungo in conferenza stampa soffermandosi sulla sua condizione.
“Io faccio il mio, non faccio il giornalista. Per me era importante provarci con l’allenamento, avevamo una discussione prima dove gli allenatori mi avevano consigliato di non giocare. Ieri io volevo provare con il taping cosa fare e non fare. Abbiamo giocato 20 minuti, eravamo tre in campo, ero io con i due allenatori e basta. Sai, a volte io sono uno che tengo le cose più private perché non voglio avere, non posso dire, delle attenzioni probabilmente inutili perché già in un grande slam si spende tanta energia davanti alle telecamere. Una ragione per cui siamo andati indoor, ho scelto io di andare lì. Non è nessun mistero. Conoscendomi e se non mi conoscete sapete che entro sempre in campo e basta, quindi non finisce lì“.
Poi su Wimbledon: “aturalmente si punta a vincere tornei che non hai ancora vinto, su superfici dove non hai ancora vinto. Ma allo stesso tempo cerco anche di capire che tipo di giocatore sia diventato su questa superficie, così come faccio sulla terra. Guardando a come ho giocato l’anno scorso sulla terra e a come sto giocando quest’anno, credo di essere migliorato. E spero che la stessa cosa possa valere anche qui sull’erba, cercando di capire e credere che sono un giocatore migliore anche su questa superficie. Cerco solo di inserirmi al meglio in queste situazioni: le semifinali di uno Slam sono occasioni straordinarie, grandi opportunità. Sono felice di essere di nuovo in questa posizione, per vedere cosa posso ottenere.
Non ho ancora vinto, quindi lo voglio ancora di più. Ma non funziona così: so che ho un avversario alla volta, e spero di mostrare un buon tennis nel prossimo turno. Se non lo faccio, ovviamente non è possibile vincere quella partita. Cerco solo di divertirmi e godermi il momento.“