WEmbrace Awards: le candidature dei premi promossi da Bebe Vio

In collaborazione con l’Associazione ONLUS art4sport

Arrivano i WEmbrace Awards, nati dal movimento WEmbrace, ideato da Bebe Vio Grandis con l’Associazione ONLUS art4sport.

Una Charity Night Gala Dinner, che si terrà il 30 marzo a Milano presso l’Excelsior Hotel Gallia, pensata per contribuire alla promozione di un mondo più inclusivo.

Una vera e propria cerimonia dove saranno presentate le storie e conferiti i riconoscimenti a chi ha mostrato e promosso con le sue azioni l’inclusivo spirito da ‘WEmbracer’.

Obiettivo, quello di promuovere questo tipo di comportamenti stimolando sempre più persone e organizzazioni a sostenere questo tema.

Il movimento WEmbrace mira a far convergere, unire e rafforzare le voci che parlano di inclusione, esaltando le qualità di tutti e abbracciandone le peculiarità.

In vista della prima edizione dei WEmbrace Awards, sono state ora individuate 15 storie finaliste.

Tra oltre 100 raccolte da un Osservatorio composto da professionisti della comunicazione che ruotano da diversi anni attorno all’universo di art4sport, passano adesso all’attenzione della Giuria degli Awards.

Uno step che porterà a individuare le 5 storie che riceveranno il riconoscimento come WEmbracer dell’edizione 2023.

A comporre la Giuria, nomi prestigiosi e riconosciuti nel panorama nazionale e internazionale.

Tra cui l’artista Shiva Ahmadi, il tenore Andrea Bocelli, la Direttrice artistica delle collezioni donna Dior Maria Grazia Chiuri, il Presidente del CONI Giovanni Malagò.

E ancora la produttrice Nicoletta Mantovani, il Presidente dei CIP Luca Pancalli, il filosofo Telmo Pievani, la Vice direttrice vicario del Corriere della SeramBarbara Stefanelli e Bebe Vio Grandis stessa.

Le storie finaliste sono state suddivise in 5 diversi ambiti chiamati sfere:

WEmbrace Ourself (individuo che, affrontando un percorso personale attraverso la propria peculiarità, la rende un valore per sé e per gli altri, diventando fonte di forza, energia e un punto di riferimento):

– David Fabbri, ragazzo che, dovendo utilizzare a scuola un computer per via di un DSA, diventa presto vittima di bullismo e cyberbullismo. Trova però la forza di reagire e racconta la sua esperienza con i bulli all’interno di un cortometraggio e di un libro, impegnandosi attivamente al contrasto del bullismo affinché altri ragazzi possano trovare la forza di reagire come ha fatto lui

– Jhonatan Malek, ragazzo che, dopo aver sbagliato e pagato il suo debito con la giustizia, si è laureato e si impegna ogni giorno a trasmettere ai più giovani il vero valore della libertà, affinché altri non commettano i suoi stessi errori

– Luca Trapanese, papà single che sceglie di adottare una bambina con sindrome di Down, aprendo così un importante spunto di riflessione sul tema degli affidi e del concetto stesso di famiglia

WEmbrace Others (individuo, gruppo di individui o progetto che, attraverso la tenacia, determinazione, lavoro e impegno, è riuscito a far sì che le sue peculiarità diventassero un valore sociale riconosciuto per una comunità):

– Mattia Villardita, giovane volontario che con il suo costume da Spiderman prova a portare un sorriso ai bambini ricoverati, ispirato dalla sua esperienza personale

Villaggio Barona di Milano, primo esempio di housing sociale in Italia

Camilla Vivian, madre di una “creatura” che non si riconosce nel genere assegnatole e l’accompagna nel percorso di affermazione, documentando poi su un blog la sua esperienza affinché possa essere di aiuto per altri genitori

 

WEmbrace Sport (individuo o gruppo di individui che, attraverso la propria attività sportiva o impresa è riuscito a comunicare, valorizzare o istituire le singole peculiarità come valore):

Daniele Cassioli, con i grandi risultati ottenuti nello sci nautico dimostra che con impegno e forza di volontà si può arrivare ovunque, anche se si è nati ciechi. Ideatore di Real Eyes Sport, l’Associazione che si occupa, da anni, della promozione, organizzazione e supporto di attività sportive e sociali legate al mondo della disabilità e non

Rising Phoenix, il film che racconta a tutto il mondo l’emozionante storia delle Paralimpiadi attraverso la visione del produttore Greg Nugent, che decide di investire sul progetto, raccogliendo anche la testimonianza di 9 atleti

Nicoletta Tinti, Campionessa Olimpica di ginnastica ritmica che, dopo essersi ritrovata improvvisamente paraplegica, non si arrende e insieme all’amica Silvia Bertoluzza dà vita a un unico passo a due, dove lei mette il busto e Silvia le gambe: nasce così la loro compagnia InOltre.

 

WEmbrace Difference (gruppo di persone, associazione o istituzione che ha saputo cogliere le peculiarità altrui “adottandole” e valorizzandole affinché diventassero unicità per la comunità e un punto di riferimento per il prossimo):

Maria Clementi, una mamma che negli anni ha accolto in affido 13 tra bambini e ragazzi, con e senza disabilità, facendoli sentire parte della sua famiglia

Daniela Boscolo, un’insegnante che ha ideato il Supermercato dell’Integrazione all’interno di una scuola, un luogo pensato per tutti gli alunni e gestito da persone con disabilità

PizzAut, un progetto nato con l’obiettivo di costruire un mondo migliore, che possa essere rispettoso dell’unicità, delle competenze e delle potenzialità di tutti e delle persone autistiche impegnate nella gestione di questo ristorante così speciale

 

WEmbrace The World (storia che racchiude un esempio ispirante legato alle peculiarità a livello internazionale):

Mygrants, l’app creata da Aisha Coulibaly e Chris Richmond N’zi per permettere ai migranti e richiedenti asilo di accedere a percorsi informativi, formativi per validare e aggiornare le proprie competenze professionali in modo tale da approcciare il mercato del lavoro nazionale e internazionale

Federica Gasbarro, una giovane che, in prima linea, sta lottando per la salvaguardia del nostro pianeta e il cambiamento climatico. Attualmente è rappresentante dei giovani italiani ai negoziati sul clima delle Nazioni Unite

– Silvia Polleri che porta un esempio di speranza e possibilità di riscatto con l’istituzione del ristorante InGalera, all’interno del carcere di Bollate.

 

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