Volley, lo sfogo di Giannelli: “Scandalosa la poca attenzione per la nostra impresa”

Il capitano dell’Italia è tornato sul Mondiale e non solo

Simone Giannelli è oggi uno dei talenti più grandi che ha l’Italia della Pallavolo. Classe 1996 è capitano della Nazionale italiana, campione del Mondo ed Europeo con la Nazionale di De Giorgi.

Oggi con la maglia azzurra è l’unico reduce da Rio 2016 (argento) ed è ormai un “veterano” nonostante la giovane età.

L’azzurro ha parlato a Fanpage ripercorrendo i successi azzurri.

“Sicuramente non ci credeva nessuno e questa è stata anche la parte più bella, perché quando vinci sono tutti sul carro mentre quando perdi sono lì a giudicare. Lo sport è fatto anche di questo, ed è giusto, ma è bello perché abbiamo fatto delle cose che hanno stupito tutti. Sono cambiate tante cose, c’è stato un ricambio generazionale e io sono l’unico rimasto dall’argento di Rio. Sono arrivati tanti giovani, è cambiato il coach ed è arrivata una ventata di cose nuove che ci ha aiutato. Poi ogni manifestazione ha la propria storia: ci vuole un po’ di fortuna, un po’ di coraggio e tante componenti che sono state dalla nostra parte. Per questo abbiamo fatto due cose incredibili “.

Leggi anche: Simone Giannelli, il pallavolista lancia il suo primo manuale a fumetti sul volley

Non è mancata anche una riflessione sulla scarsa attenzione mediatica concessa dalla stampa alla vittoria del Mondiale dell’Italvolley.

“Per me è stato abbastanza scandaloso, sono sincero. Non ho condiviso questa cosa perché ogni volta che una nazionale, di qualsiasi sport, vince un titolo così importante, io sono il primo a fare i complimenti pubblici. È stata una cosa un po’ brutta, ma non parlo solo della pallavolo: lo stesso è valso per Ganna e le farfalle della ginnastica. È sempre improntato tutto sul calcio”.

E su cosa dovrebbe cambiare: “Non è colpa dei calciatori, ci mancherebbe altro, ma del livello culturale e i giornali devono essere più aperti per queste imprese qua. Il calcio ha la sua portata e anche io le guardo volentieri ma quando si tratta della Nazionale bisogna essere liberi di accettare che per un giorno quella cosa lì è la più importante”.

Infine sugli obiettivi: “Sicuramente continuare a stare in Nazionale, perché quella è sempre una conquista, e poi cercare di mantenere in alto il nome dell’Italia. Provare ad arrivare in fondo a tutti i tornei ma è difficile perché lo sport non è così: prima o poi arriverà una bella batosta ma dobbiamo essere pronti e fiduciosi sempre in quello che sappiamo fare”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *