Varianti Delta e Delta Plus, perché preoccupano. Il parere degli esperti

Varianti Delta e Delta Plus, perché preoccupano. Il parere degli esperti

La variante Delta e la sua nuova mutazione iniziano a preoccupare per la velocità di trasmissione. Per Burioni è fondamentale vaccinarsi

La variante Delta e la sua ulteriore mutazione (Delta Plus) fanno aumentare la preoccupazione degli stati e degli esperti. La sua caratteristica principale è che si diffonde in maniera molto più veloce. In India, la variante Delta Plus è rilevata per la prima volta lo scorso aprile. Fino ad ora sarebbero stati individuati 22 casi del nuovo ceppo in sei distretti di tre Stati (Maharashtra, Kerala e Madhya Pradesh). Si legge sul Corriere della Sera, che “la «variante della variante» — conosciuta anche come «AY.1» e già rilevata in nove Paesi tra cui Usa e Gran Bretagna — si diffonde più facilmente della Delta e si lega più facilmente alle cellule polmonari”.

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Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, a Cusano Italia TV ha dichiarato: «Per quanto riguarda la variante Delta, monitoriamo quotidianamente quello che succede in Gran Bretagna. È stata messa una quarantena di 5 giorni per chi arriva dal Paese. Abbiamo fatto un grande investimento per potenziare il sequenziamento, perché in questa fase in cui ci sono pochi contagi abbiamo la possibilità di tornare a tracciare. L’obiettivo più importante comunque è quello di continuare a vaccinarci perché i dati ci dicono che con due dosi siamo protetti oltre l’80% dalla variante Delta, questo ci aiuterà ad affrontare meglio eventuali problemi».

Intanto in Sardegna sul set del film «La Sirenetta» è stato registrato un focolaio con 15 casi di variante Delta. Il contagio è avvenuto tra gli operatori della troupe. Pare Che un focolaio di variante delta si sia registrato anche in una palestra a Torre del Greco. Secondo quanto ribadito ad Agorà su Rai 3 Pregliasco, la variante Delta è sottostimata. «Temo che la variante Delta sia sottostimata. Ad oggi facciamo solo una piccola proporzione di indagini di sequenziamento sui campioni. L’Inghilterra invece lo ha fatto alla grande», aggiungendo: «Speriamo di essere nel breve anche noi in grado di farlo, grazie alla riduzione dell’incidenza della malattia».

Roberto Burioni su Twitter, scrive: “I dati sono concordi: la variante delta è immensamente più contagiosa, diventerà prevalente è sarà difficile fermarla con le misure di prevenzione: ci vogliono i vaccini. È urgentissimo vaccinare tutti gli ultracinquantenni”.

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