Vanessa Incontrada sulla copertina del nuovo numero di Vanity Fair Italia: l’intervista

Vanessa Incontrada in copertina sul nuovo numero di Vanity Fair Italia: ecco cosa è emerso dall’intervista 

“Gli attacchi social non mi feriscono. La mia risposta è l’indifferenza”. Vanessa Incontrada torna sulla copertina di Vanity Fair dopo la famosa cover senza veli del 2020. “Vorrei un altro figlio ma trovo atroce che venga negato a una donna il diritto all’aborto”. Nell’intervista, rilasciata in esclusiva, racconta del figlio, della fine della sua relazione, della situazione politica italiana e del futuro. “Non so dove mi stia portando questa trasformazione. Ma so che sto guardando avanti”.

Milano, 2 agosto 2022 – Arriva in edicola mercoledì 3 agosto il nuovo numero di Vanity Fair Italia con Vanessa Incontrada in copertina. Nell’intervista esclusiva l’attrice si racconta dopo un lungo silenzio. E per la prima volta rivela il momento sentimentale che sta vivendo.

HA DETTO:

Sulla coppia

«Sono in un momento riflessivo della mia vita, posso dire questo. La riflessione mi sta aiutando a capire quello che è stato, e che cosa voglio dal mio futuro. Non solo nella vita privata. Non so dove mi porterà la mia trasformazione, sto guardando avanti».

A differenza di coppie come Hunziker-Trussardi o Blasi-Totti che hanno fatto un comunicato stampa sulla fine del loro amore, voi siete rimasti in silenzio.

«Sono scelte, non so cosa sia meglio. Quando si fa un comunicato c’è una grande intelligenza dietro, perché fa chiarezza e azzera interessi morbosi. L’altra scelta è il silenzio, che si fa altrettanto per tutelare la propria vita».

Su suoi sogni

«Un mio grande desiderio sarebbe avere un altro figlio. Una nuova passione. Però se arriva arriva, se non arriva non arriva. In generale, non mi dò limiti. E nessuno dovrebbe darseli, unapersona può decidere di fare quello che vuole».

Su Meloni e aborto

«Nel 2022 sentire ancora dire determinate cose sull’omosessualità, sul genere sessuale, sui migranti, sull’aborto mi lascia sbigottita. È un insulto che si parli ancora di vietare l’aborto, che in America abbiano deciso di annullare la sentenza che garantiva il diritto all’aborto, è un danno per tutto il mondo. Una donna non libera di decidere della sua vita è qualcosa di gravissimo. Perché ha diritto di decidere, ha diritto di non voler essere mamma, che è una grande responsabilità, di non voler crescere un figlio dopo un abuso, o semplicemente di non volerlo e basta. È atroce che venga vietato, era un argomento che avevamo già superato, dovremmo andare avanti, guardare ai veri problemi, come l’emergenza climatica ad esempio».

Parla molto del figlio:

«Isal vive in una dimensione in cui non gli appartiene questo sottolineare le differenze: di forme del corpo, del colore della pelle, di orientamento sessuale, di identità di genere. Nessuno lo ha mai preso a parte per spiegargli le etichette, vive tutto con molta naturalezza e libertà. Faccio un esempio ma potrei farne mille: la mia migliore amica è omosessuale, lui ci è affezionato e non ha mai fatto domande. Quando sarà più grande deciderà da solo che cosa vuole fare o essere. Se scoprirà di essere omosessuale o se lo sarà un suo amico… Non è un tema, per me».

Sulla copertina paparazzata in spiaggia.

«Non mi ha ferito, la mia risposta è l’indifferenza»

 

 

 

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