Trapianto di capelli: la tecnica FUE (Follicular Unit Extraction) si conferma una delle più evolute e apprezzate nel campo della chirurgia capillare

La perdita di capelli è un tema che tocca da vicino uomini e donne di ogni età. Oggi, però, esistono soluzioni in grado di restituire un aspetto naturale e duraturo, senza gli effetti artificiali del passato.
Tra queste, la tecnica FUE (Follicular Unit Extraction) si conferma una delle più evolute e apprezzate nel campo della chirurgia capillare.

“La FUE non è solo una tecnica, ma un vero percorso di recupero dell’immagine e della fiducia in sé stessi,” spiega Stefano Pastorini, tecnico tricologo esperto e punto di riferimento con la sua equipe di professionisti per chi desidera affrontare la calvizie in modo consapevole e personalizzato.

Come funziona la FUE

A differenza delle metodiche tradizionali, la FUE prevede l’estrazione diretta delle singole unità follicolari dalla zona donatrice – solitamente nuca e lati della testa – e il loro reimpianto nelle aree diradate.
Si tratta di un procedimento meticoloso che non lascia cicatrici lineari e consente di rispettare l’inclinazione e la densità naturale dei capelli.
Il risultato è un effetto armonico e realistico, con tempi di recupero brevi e un impatto minimo sulla quotidianità.

Un trapianto su misura

La vera forza della FUE, secondo Pastorini, risiede nella personalizzazione del percorso.
Ogni persona presenta caratteristiche diverse: non solo per grado di calvizie o qualità del capello, ma anche per aspettative estetiche e stile di vita.
Per questo, la fase di ascolto e analisi iniziale è fondamentale per valutare se e come la tecnica FUE sia la scelta giusta per ciascun paziente.

“Non esistono interventi standard,” precisa Pastorini. “Ogni trapianto deve rispecchiare chi sei, come vivi e quale immagine vuoi restituire di te.”

Tempi, risultati e integrazioni possibili

L’intervento viene eseguito in anestesia locale e dura diverse ore. Nei mesi successivi, i capelli trapiantati ricominciano gradualmente a crescere, fino a stabilizzarsi intorno all’anno dall’operazione.
Il risultato finale è permanente e, soprattutto, indistinguibile dai capelli naturali.

In alcuni casi, la FUE può essere integrata con soluzioni non chirurgiche, come la tricopigmentazione, che migliora fin da subito la densità visiva e accompagna il paziente durante i mesi di ricrescita.

Attenzione: il trapianto non basta.
È fondamentale un percorso di cura e monitoraggio costanteper mantenere i risultati nel tempo.
Affidarsi a Stefano Pastorini e a Landen Tricologia vuol dire contare su un professionista che non si ferma al trapianto, mache ti accompagna anche dopo l’intervento, proteggendo il risultato ottenuto, preservandone la naturalezza e la durata nel tempo.