Nella giornata di ieri la scritta è caduta
Milano, ieri 30 giugno, si è svegliata con la scritta dell’insegna del grattacelo Generali collassata. Alle 6.34 del mattino i milanesi hanno sentito un boato e poi è scattato l’allarme.
Il grattacielo si trova nella zona di City Life, la scritta è in alluminio di 75 metri per dieci di altezza e la struttura è stata ideata da Zaha Hadid.
Nelle ultime ore, così, l’area è stata chiusa, è stato interdetto l’accesso alla piazza e alla metro lilla Tre Torri e tantissimi lavoratori sono stati messi in smartworkink.
Ora sono scattate le inchieste e le indagini per capire cosa sia accaduto: si parla di un tuno d’acciaio spezzato e altri piegati.
Ma quali sarebbero state le cause del cedimento? Si è parlato del caldo e da Generali fanno sapere che non erano stati effettuati interventi straordinari di recente. Secondo i tecnici, la struttura non avrebbe comunque potuto superare i limiti di sicurezza e precipitare nel vuoto, anche se nei primi momenti i vigili del fuoco hanno parlato di “fortuna” e di “tragedia sfiorata”. Va detto che, nei suoi otto anni di vita, l’insegna aveva già resistito a condizioni meteo peggiori rispetto a quelle di ieri.
Ora la situazione è in divenire, visto la complessità. Ieri i vigili del fuoco hanno fissato dei tiranti per stabilizzarla, dopo che si era ulteriormente piegata e danneggiata. L’obiettivo è evitare l’“effetto vela” provocato dal vento, dato il peso della struttura che si aggira sulle decine di tonnellate. La piazza sottostante dovrebbe riaprire entro il fine settimana, ma per la rimozione e messa in sicurezza completa della corona i tempi saranno più lunghi: si procederà allo smontaggio della parte danneggiata e alla verifica della stabilità della metà rimasta.