Tennis, polemica per i prezzi degli Internazionali di Roma

Spesso sul centrale ci sono stati posti vuoti

Spalti vuoti per gli internazionali di tennis di Roma. Eppure, doveva essere l’edizione del grande successo visto che per la prima volta il torneo è spalmato su due settimane.

Peccato, come successo per esempio l’altra sera quando in campo c’era Jannik Sinner che spesso, sul campo Centrale, gli spalti fossero mezzi vuoti.

Non c’entra il livello del gioco o i giocatori ma il prezzo dei biglietti. Nei campi secondari, infatti, non è mai mancata la folla visto che i prezzi erano più agili.

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È quindi polemica nei confronti della Federazione italiana Tennis e Padel e del presidente Angelo Binaghi. Prezzi destinati a salire e nell’occhio del ciclone da qui alla finalissima.

Binaghi recentemente ha detto: “Noi vogliamo premiare chi ci sceglie sin da subito, fidandosi di noi e del nostro lavoro. I biglietti, e gli abbonamenti, sono stati messi in vendita un anno fa. E vi invito a verificare quale fossero i prezzi – e poi – Il valore dell’evento aumenta”. 

Nonostante questo, comunque non manca il pubblico con il turismo aumentato notevolmente per l’ottantesima edizione del torneo.

Dalla Federtennis hanno replicato: “Il Centrale costa, è vero. Ma è innegabile come la distribuzione delle partite sugli altri campi segua un criterio democratico. E, comunque, ricordiamo anche che l’ingresso nell’impianto, per l’accesso ai campi secondari, costa una ventina di euro. Come una curva di calcio, e ci si trascorre una giornata intera”.
Ph. Credit: Foto Giampiero Sposito

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