Superlega, Maldini prende le distanze ma scoppia il malcontento dei tifosi

Continua a tenere banco la nuova competizione

Da settimane si sente parlare solo di una cosa, della Superlega di calcio che sembra non vedrà mai la luce del sole.

Il progetto, dopo la rivolta dei vari organismi del calcio mondiale e dei tifosi si è letteralmente frantumato con il dietro front dei vari club.

Ora, inizio anche a emergere retroscena all’interno degli stessi club, su chi sapeva cosa. Nelle ultime ore, prima del match con il Sassuolo, in casa Milan, che ieri ha emesso con comunicato dichiarando la propria uscita dal progetto ha parlato anche l’ex capitano e dirigente rossonero Paolo Maldini.

Vorrei precisare che non sono mai stato coinvolto nelle discussioni che riguardavano la Superlega, ho saputo domenica sera come tutti voi, con lo statement congiunto delle varie squadre. E’ una cosa che si è decisa a livello più alto rispetto al mio dirigenziale. Cosa ho pensato? Un po’ di confusione. Questo sinceramente non mi esenta dal prendere la responsabilità di scusarmi nei confronti dei tifosi, non solo del Milan ma in generale che magari si sono sentiti traditi da quelli che sono i principi fondamentali dello sport, che al Milan abbiamo sempre rispettato. Credo sia una cosa da dire, che mi sento di dire. E’ anche normale che un dirigente di calcio di una grande squadra nel 2021 sappia che i ricavi sono importanti, che la sostenibilità è imporrante. Se possiamo prendere un insegnamento da questa vicenda è fino a che punto ci possiamo spingere, sicuramente non cambiando i principi dello sport che sono fatti di principi, di meritocrazia.

Un comportamento che comunque non è stato del tutto gradito da parte dei tifosi, le scuse e il mea culpa non sono piaciute.

La maggior parte dei tifosi non ha creduto alle parole dell’ex calciatore mentre altri ne chiedono ora le dimissioni.

La Superlega ha di certo dato un incredibile scossone a tutto il mondo del calcio con malumori e polemiche che potrebbero avere conseguenze anche a livello dirigenziale.

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