Stefano De Martino è un esempio: «Io, fruttivendolo. Così mi sono salvato dalla droga»
Grazie alla sua passione, il conduttore è riuscito ad emergere
Oggi ballerino e conduttore, Stefano De Martino rappresenta un esempio per i ragazzi della sua Torre Annunziata. E’ emerso grazie alla sue passioni e al sacrificio di un lavoro onesto: «Io, fruttivendolo d’elite. Così mi sono salvato dalla droga», ha raccontato durante un’intervista al Corriere della Sera.
De Martino è partito dagli anni dell’adolescenza per raccontarsi: «Sono cresciuto negli anni Novanta a Torre Annunziata, in una realtà violenta, fatta di guerre tra clan, di spaccio all’aria aperta. In quei posti si cresce velocemente». E ha spiegato anche che nel palazzo dove viveva non c’era neppure il portone: «non aveva né portone né citofono, ci si chiamava con un fischio… ma per via di quell’accesso libero spesso trovavo tra una rampa di scale e l’altra siringhe, lacci emostatici… mia madre non poteva nasconderlo: ha dovuto spiegarmi presto da cosa stare lontano e perché. Penso che mi abbia aiutato a evitare tanti guai».
Visualizza questo post su Instagram
Presto tornerà alla conduzione di Stasera tutto è possibile. Infatti il programma partirà martedì 12 gennaio con De Martino alla conduzione.
Nel corso dell’intervista il presentatore ha spiegato anche che bisogna «mettere amore in quello che si fa. Gli ultimi due anni prima di iniziare a lavorare in tv facevo il fruttivendolo: ecco, ricordo che il mio desiderio era diventare il più bravo fruttivendolo che c’era nella zona. Mi svegliavo alle 4 e mezzo ed ero felice: sarà che ho sempre visto qualcosa di poetico nei lavori che si svolgono la mattina presto o la notte. Tutto il mondo dorme e tu sei lì, nel silenzio. Il primo caffè che prendevamo alle 5, prima di alzare la saracinesca, me lo gustavo tutto: mi sembrava di far parte di una specie d’elite».
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.