Un film cult dei primi anni 2000 torna in tv, stasera giovedì 18 maggio in prima serata su Canale 5. Ecco perché rivederlo
Stasera. Giovedì 18 maggio in prima serata su canale 5, torna il film cult “Il Diavolo Veste Prada”, con Maryl Streep e una giovanissima Anne Hathaway.
Un film che parla non solo di moda, ma anche della nostra società. Delle donne che lavorano e che hanno dei sogni da realizzare. Come riporta il quotidiano Amica.it, la protagonista è “the goat” in persona. Sul set, infatti, era così che chiamavano Meryl Streep, un acronimo per dire Greatest of all times (la più grande di tutti i tempi).
Ecco, quindi, altri 7 motivi e curiosità per rivedere Il diavolo veste Prada.
La trama
Il diavolo veste Prada è un film del 2006 diretto da David Frankel. Tratto dall’omonimo romanzo di Lauren Weisberger. Ex assistente di Anna Wintour a Vogue. Racconta la storia Andy, neolaureata con il sogno dle giornalismo, che arriva a New York e inizia a lavorare per la celeberrima rivista di moda Runaway.
Un trampolino di lancio incredibile, pensa l’ingenua Andy. Che si ritrova fagocitata in un mondo che fatica a comprendere. Un modo governato dalla potente e inflessibile direttrice Miranda Priestly. Della quale deve esaudire ogni desiderio. Anche quelli impossibili. Tipo trovare il manoscritto dell’ultimo Harry Potter… Ma è davvero questo quello che Andy sognava? Fidanzato a amici possono essere rimpiazzati da una settimana della moda a Parigi?
Il cast: da Stanley Tucci a Emily Blunt
Si dice che un film passi la scure del tempo quando ci si ricorda anche dei personaggi secondari. E questo vale per Il diavolo veste Prada! Perché se è vero che Meryl Streep che fa Miranda (e Anna Wintour) e Anne Hathaway sono sensazionali e decisamente in parte, è altrettanto vero che Stanley Tucci ed Emily Blunt non hanno nulla da invidiare alle due star del film.
Senza contare anche i due attori che interpretano gli uomini della vita di Andy, il fidanzato Nate e il giornalista Christian. Chi riesce a scordare gli occhi magnetici di Adrian Grenier e Simon Baker? E poi ci sono i camei impossibili di Valentino e Giancarlo Giammetti. Di Gisele Bundchen e di Heidi Klum.
Se questi motivi per guardare stasera Il diavolo veste Prada non vi bastano ancora, eccovene altri.
7 motivi per guardare Il diavolo veste Prada
La Fox ha dato la luce verde al progetto – tratto comunque da un best seller – fino a quando Meryl Streep non ha accettato la parte di Miranda. Doveva essere di Glenn Close, ma stufa di interpretare sempre la cattiva, l’ha ceduta volentieri all’amica.
Meryl ha pubblicamente dichiarato di aver rubato il trucco della voce a Clint Eastwood, suo compagno e regista in I ponti di Madison County. Ovvero l’abitudine di non alzare mai la voce e di usare sempre lo stesso tono. Risultando così più autorevole. «La prima volta che ha aperto bocca sul set, sibilando, tutti siamo rimasti sconvolti», ha confermato Anne Hathaway.
Anche il resto del personaggio di Miranda è “rubato”. L’ironia è quella del compianto regista di Il laureato, Mike Nichols. I capelli sono quelli di Carmen Dell’Orefice. La postura e il modo di portare la mitica Birkin è quello di Christine Lagarde, attuale presidente della Banca Centrale Europea.
Sono idee di Meryl Streep sia il monologo cult sul colore del golfino di Andy («Un discorso serio sul business delle moda e il suo futuro andava fatto. Ho subito pensato che proprio questo avrebbe reso diverso il film da tutte le altre commedie a base di stilisti e modelle», ha spiegato). Sia il mostrare, brevemente, il lato più fragile della boss. La scena è quella dell’hotel, quando la direttrice sembra cedere e piangere.
Il diavolo veste Prada è stato un film galeotto per Stanley Tucci. Perché è su questo set che è diventato amico di Emily Blunt. Che lo ha invitato al suo matrimonio, nella villa di George Clooney sul Lago di Como. Qui Stanley ha conosciuto e si è innamorato dell’agente letterario Felicity Blunt. Sorella inseparabile di Emily. La coppia, che ora è sposata, ha due bambini e vive a Londra.
I costumi del film – fondamentali in una pellicola come questa – sono opera della mitica Patricia Field che ci ha guadagnato una nomination agli Oscar quell’anno.
Ma è la mastermind dietro gli outfit di Sex and the city. la sua assenza nel sequel, And just like that, si sente. Eccome se si vede. In tutto ha speso un milione di dollari per l’intero guardaroba del film.
Anna Wintour è in convitato di pietra di questo film. La uber direttrice di Vogue non è stata invitata alla premiere. Ma ha partecipato alla proiezione per la stampa insieme alla figlia. E si è presentata vestita da capo ai piedi in Prada. Pare che nel cinema si sentisse la figlia della Wintour sussurrarle durante la proiezione: «È davvero così!». Sebbene Anna non abbia mai commentato pubblicamente il film, secondo quanto ha fatto sapere il film le è piaciuto molto.
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