Delusione dal Supergigante femminile
Non una buona giornata, almeno per ora, oggi 11 febbraio, per i colori azzurri a Pechino 2022. Delusione, inutile negarlo per la gara di Supergigante femminile.
A vincere, dopo una stagione nella specialità dominata dalle italiane, la svizzera Lara Gut-Behrami.
La ticinese, sposata con l’ex calciatore, può così coronare la sua carriera conquistando l’unico titolo che mancava al suo palmares, prendendo la sua seconda medaglia in questi Giochi e la terza in carriera nella rassegna a Cinque cerchi.
Alle spalle dell’elvetica l’austriaca Mirjam Puchner, seconda a 22 centesimi, e l’altra svizzera Michelle Gisin, che si è guadagnata la seconda medaglia olimpica in carriera. Ai piedi del podio per l’austriaca Tamara Tippler.
Federica Brignone, migliore delle azzurre, si è classificata in settima posizione. La 31enne valdostana di La Salle pur non sbagliando quasi nulla e tenendo il ritmo della vincitrice nel tratto più tecnico, ha concluso a 66 centesimi dalla vittoria. Decima posizione per Elena Curtoni, Più attardate Marta Bassino, 17esima e Francesca Marsaglia.
L’amarezza di Federica Brignone a fine gara: “Se tornassi in cima non saprei cosa fare di diverso da quanto ho fatto oggi. Non mi sono fatta sopraffare dalla pressione, non ho tenuto né frenato una curva, ho fatto i dossi dritti, azzeccando le linee ma non è stato abbastanza. Forse la curva nell’ultimo pianettino poteva venirmi meglio, cercando il pelo nell’uovo. Sinceramente ho fatto quello che avevo in testa dando il massimo: semplicemente non sono stata la migliore in queste condizioni. Lo sono stata tutto l’inverno in tante cose, però su una pista ed un tracciato elementare, senza difficoltà, tutte sono andate veloci. Quando ho visto partire le prime ho cercato di attaccare da cima in fondo, con tutta me stessa, ma non è stato abbastanza”.
A vedere la prima gara a Pechino 2022 c’era anche un osservato speciale. È infatti tornato negativo anche il numero Uno del CONI, Giovanni Malagò.
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