Quadarella d’argento, oro per la staffetta 4×50 mista
Ph. Credit: FIN
Agli Europei di Nuoto di in vasca corta, di Kazan (Russia) l’Italia continua fare incetta di medaglia. Dopo il buon esordio della prima giornata arrivano altri cinque podi.
Arriva anche la medaglia del metallo più pregiato, l’oro con Martina Carraro nei 100 metri rana e la staffetta mista 4×50 che sigla anche il record del mondo.
La staffetta mista si prende oro e record del mondo, a casa della Russia, davanti ai russi. A siglare l’impresa il debuttante Michele Lamberti, Nicolò Martinenghi, Marco Orsi e Lorenzo Zazzeri.
Gli azzurri vincono in 1’30″14, migliorando il precedente record italiano di 1’31″54 segnato da Simone Sabbioni, Fabio Scozzoli, Orsi e Santo Yukio Condorelli ai mondiali di Hangzhou il 15 dicembre 2018.
Non solo è record del Mondo: il crono superato è quello della Russia. Per l’Italia si tratta del 23esimo record mondiale della storia, l’11esimo in vasca corta ed il terzo in staffetta.
“Non ho veramente le parole per la giornata di oggi (ieri, ndr) . Questa mattina abbiamo guardato i passaggi del record del mondo e ci scherzavamo sopra – spiega Lamberti – Mai pensavamo di arrivare a tanto”.
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La giornata era stata poi aperta dalla ranista Martina Carraro che si conferma campionessa europea dei 100 rana col personale di 1’04″01
“Riconfermarsi è sempre difficile, ma ancora più bello e gratificante. Non è stato facile perché la finale era di ottimo livello e potevamo vincere tutte. Stiamo gareggiando molto quest’anno, ma dopo la pausa per la pandemia sono contenta di farlo perché questo è il mio lavoro ed è ciò che amo fare: sono fortunata – racconta Carraro – La presenza di Fabio (il fidanzato Scozzoli, ndr) a Kazan mi ha trasmesso ancora più tranquillità: manca solo la mia cagnetta Clara, ma spero di rivedere presto”.
Tripletta per il debuttante Lamberti, non solo oro nella staffetta ma anche due argenti. Il bresciano si prende prima il podio dei 50 dorso e poi quello dei 100 farfalla riportando l’Italia a medaglia in entrambe le specialità dopo quattro anni.
Non manca anche la firma di Simona Quadarella tra le medaglie, con l’argento negli 800 stile dietro a una imprendibile Anastasia Kirpichnikova.
Non ho nulla da rimproverarmi e devo aggiungere che in questo periodo dell’anno in genere non vado così forte: il tempo è molto buono. Sapevo che la russa era inarrivabile, ma sono più che felice per questo argento, sofferto perchè la tedesca mi ha dato del filo da torcere: mi mancava nella mia bacheca. Adesso sotto con i 1500 e i 400 che mi serviranno per crescere ulteriormente di condizione. La stagione è solo all’inizio.
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