Caso Brittney Griner, l’appello della giocatrice: “Non dimenticatevi di me”

La giocatrice WNBA ha scritto una lettera a Joe Biden

Britten Griner da mesi è ormai detenuta in Russia. La giocatrice WNBA è stata fermata, in aeroporto a febbraio, con l’accusa di traffico di stupefacenti.

In America ci sono molte polemiche sulla sua vicenda, con chi sostiene che non sia stato dato il giusto peso mediatico alla sua storia.

La Griner nelle ultime ore ha anche scritto una lettera – appello al Presidente degli USA Joe Biden.

“Sono qui in una prigione russa, da sola con i miei pensieri e senza la protezione di mia moglie, della mia famiglia, dei miei amici, della maglia olimpica o di qualsiasi risultato. Sono terrorizzata all’idea di dover rimaner qui per sempre.

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Per favore, faccia tutto il possibile per riportarci a casa. Ho votato per la prima volta nel 2020 e ho votato per lei. Credo in lei. Ho ancora così tanto bene da fare con la mia libertà che può aiutarmi a recuperare. Mi manca mia moglie! Mi manca la mia famiglia! Mi mancano i miei compagni di squadra! Mi uccide sapere che stanno soffrendo così tanto in questo momento. Sono grata per tutto ciò che potrà fare per riportarmi a casa”.

La 31enne Griner si trovava in Russia per giocare nell’Ekaterinburg prima della ripresa della stagione negli Stati Uniti.

Si è parlato a lungo di uno scambio di prigionieri ma per il momento non si hanno news.

Nelle ultime ore è arrivata anche la provocazione della coach delle Phoenix Mercury Vanessa Nygaard.

“Se fosse stato LeBron ora sarebbe già a casa, giusto? Questa è una fotografia del valore che abbiamo noi donne. Del valore che ha un americano nero. Del valore che ha una persona omosessuale, tutte queste cose. Lo sappiamo ed è questo che rende la cosa ancor più dolorosa. Noi donne nello sport non abbiamo che il 4% della copertura nazionale dai media. Per cui, il caso di Griner riceve il 4% dell’attenzione totale, o di quella che dovrebbe. Possiamo fare molto meglio”.

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