In gara anche il campione olimpico di salto in alto
Non c’è solo Marcell Jacobs. In pista per i mondiali di Eugene, in partenza il 15 luglio, anche il campione olimpico di salto in alto, Gianmarco Tamberi.
L’azzurro sarà in pedana venerdì alle 19.10 ora italiana alla ricerca dell’unico piazzamento che gli manca, l’oro mondiale Outdoor.
“Con la maglia azzurra addosso mi trasformo e non sento più nulla, nemmeno il fastidio che mi ha accompagnato in queste settimane alla gamba di stacco. Che cos’è? In poche parole, è l’irritazione di un nervo del retto femorale: come uno spillo, che mi impedisce di rimanere decontratto. Ma non ci penserò, ormai ho accettato il dolore, voglio solo concentrarmi sul mio salto, senza pensare ad altro. Ho fatto di tutto per risolvere, anche spostare la mia partenza per gli Stati Uniti, e devo ringraziare la Federazione per avermi supportato in tutto. È emerso tutto a Ostrava, quando ho saltato 2,30, ed oggi mi sento più forte che in occasione di quella gara“.
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Si qualificheranno un massimo di 12 atleti con la misura di 2.30. Gimbo Tamberi non arriva al meglio della forma ma è comunque speranzoso.
Tamberi e la questione allenatore
“Sono un guerriero – prosegue Tamberi – in campo lotterò fino alla fine, senza pensare al dolore, o agli avversari. La testa sarà solo sul mio salto”.
In conferenza stampa ha anche risposto alla rottura a cui è seguita la rappacificazione con il padre allenatore.
“Non mi risulta ci siano state liti familiari, anzi. Quello che è successo al momento non è nei miei pensieri, non può esserci spazio per questo: devo rimanere concentrato sulla gara, sulla mia tecnica di salto, sull’obiettivo che mi sono posto, ho bisogno di ogni energia per farcela, non posso distrarmi. A Eugene mi seguirà mio padre, come previsto”.
Ph. credit: Colombo/ Fidal
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