Spike Lee è il presidente di giuria al Festival di Cannes

È Spike Lee il presidente della 74a edizione del Festival di Cannes. Grande l’entusiasmo del regista al lavoro su una serie sull’11 settembre

Sarà Spike Lee a presiedere la giuria della 74a edizione del Festival di Cannes, che presumibilmente si svolgerà dal 6 al 17 luglio prossimi. In realtà si è trattato di una riconferma, in quanto il regista era già stato nominato per l’edizione 2020, poi annullata a causa della pandemia.

Secondo quanto riportato dal magazine Taxi Driver, il regista appena haricevuto la notizia da Thierry Fremaux, delegato generale della kermesse, ha dichiarato:Sarà magnifico! Prenota subito il mio volo, io e mia moglie stiamo arrivando! Cannes ha un posto speciale nel mio cuore. Nel lontano 1986, il mio primo film She’s Gotta Have It è stato proiettato lì ed è stata la mia introduzione al mondo del cinema”.

In effetti, il film citato da Lee, insieme ad altri realizzati nella sua lunga carriera, hanno partecipato alle edizioni passate del Festival.

Dal canto suo Thierry Frémaux ha parlato dell’entusiasmo del regista, dichiarando: “Lee non ha mai smesso di incoraggiarci durante i mesi di incertezza che abbiamo appena attraversato. Il suo supporto sta finalmente concretizzandosi e non avremmo potuto sperare in una personalità più potente per tracciare i nostri tempi difficili” e ha aggiunto “l’entusiasmo e la passione di Lee per il cinema ci hanno dato energia e una spinta enorme per preparare il grande Festival che tutti stavamo aspettando”.

Intanto, Spike Lee è impegnato nel suo nuovo progetto, Nyc Epicenters 9/11 – 2021½, una docu-serie sull’11 settembre e sarà presentata in anteprima su HBO in occasione del ventennale dell’attentato. Il regista americano ha così commentato il progetto:

“Con oltre 200 interviste, approfondiamo ciò che rende New York la città più grande su questa terra di Dio. Questo anche grazie ai diversi cittadini che la rendono così. Nel corso di secoli gli haters hanno detto che New York era morta e puzzolente, per essere poi smentiti. Perde soldi chi scommette contro New York”.

 

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