Silvio Berlusconi in esclusiva al settimanale Chi: “Sto bene sono già al lavoro”

Silvio Berlusconi si racconta in un’intervista esclusiva al settimanale Chi: ecco le sue parole 

«I rapporti personali con Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono sempre stati molto cordiali, le valutazioni politiche non sempre coincidono. Del resto, se fosse così saremmo un partito unico e non una coalizione. Però il centrodestra che io ho fondato nel 1994 è un’alleanza scritta non da un notaio, ma nel cuore degli italiani. Dobbiamo rilanciarla e per farlo c’è un solo modo: consolidare Forza Italia e creare un centro moderato che possa aggregare e allargare i suoi confini. Un centro, saldamente ancorato al centrodestra e alternativo alla sinistra, che sia garante dei valori cristiani, dei principi liberali, della vocazione europeista, del metodo garantista. Per fare questo bisogna rifondare il centrodestra? Se necessario, sono pronto a farlo, senza escludere nessuno, ovviamente». 

Silvio Berlusconi, tornato in pieno all’attività politica dopo il breve ricovero al San Raffaele per una infezione che lo ha colpito durante la complessa settimana dell’elezione del presidente della Repubblica, spiega in una intervista esclusiva al settimanale Chi, in edicola da mercoledì 9 febbraio, il suo progetto politico di rifondazione del centrodestra, uscito diviso e in polemica dalla corsa al Quirinale. Il leader di Forza Italia si è fatto anche fotografare nel parco della Villa di Arcore con la compagna Marta Fascina e i loro amati cagnolini, immagini che mostrano come abbia pienamente recuperato dai recenti problemi di salute.

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«Ora finalmente mi sento bene», dice Silvio Berlusconi a Chi. «Ho avuto un malessere fastidioso, per il quale io non avrei voluto ricoverarmi, ma i medici me lo hanno imposto, per precauzione. Però questo non mi ha impedito di continuare a lavorare, in stretto contatto con i miei collaboratori che stavano a Roma e che hanno gestito molto bene una situazione difficile. Si trattava di superare una crisi, una situazione di stallo che si era creata intorno all’elezione del Presidente della Repubblica. Proprio per questo motivo sono stato il primo, di fronte alla difficoltà delle Camere, a chiamare Sergio Mattarella per chiedergli di accettare un nuovo mandato che fosse di garanzia per tutti».

Nell’intervista Silvio Berlusconi affronta anche il tema del passo indietro compiuto quando la corsa al Quirinale stava per partire e il suo nome era stato indicato come candidato del centrodestra.

«Ogni tanto qualcuno mi chiede se sono deluso di non essere stato io il candidato votato dalle Camere. Non vedo come potrei esserlo: l’idea di candidarmi non era mia, del resto al Quirinale non ci si candida, era un’idea avanzata dai leader del centrodestra. Anche tanti parlamentari di altri partiti, fuori dalla nostra coalizione, mi avevano assicurato il loro appoggio. E tanti cittadini mi avevano quasi sommerso di messaggi di incoraggiamento, con ogni mezzo. È stata una prova di affetto e di stima che mi ha emozionato e commosso. Voglio ancora ringraziare tutti, specialmente le tante italiane e i tanti italiani che mi hanno fatto sentire la loro vicinanza anche questa volta».

Ora il lavoro dell’ex premier è tutto concentrato sulla rifondazione del centrodestra in previsione delle future elezioni.

«Bisogna pensare al 2023, quando la maggioranza degli italiani si esprimerà, ne sono certo, per un centrodestra di governo che dovrà completare il lavoro di questi mesi. Nel frattempo, però, bisogna consolidare il buon lavoro del governo Draghi: il Paese ha bisogno di stabilità e di continuità».

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