“September 5 – La diretta che cambiò la storia”: la recensione della pellicola

Basato sui fatti di Monaco 1972
Sono le Olimpiadi del 1972, tutto sembra andare per il meglio, Mark Spitz conquista le 7 medaglie, Mennea vince il bronzo nei 200 eppure ben presto accadrà qualcosa di tragico e inaspettato. La pellicola “September 5 – La diretta che cambiò la storia” (regia di Tim Fehlbaum), racconta come l’emittente americana ABC face la cronaca live di quei momenti.
Le Olimpiadi passarono tristemente alla storia per l’assalto dell’ organizzazione terroristica Settembre Nero che uccise 11 atleti israeliani in un attentato seguito in diretta.
La pellicola che non ha il compito e l’obiettivo di raccontare cosa avvenne da un punto di vista storico si sofferma sulla logica che governa la messa in onda. Cosa è giusto mandare in tv? È giusto mostrare l’eventuale massacro delle persone solo per il diritto di cronaca?
Altre questioni morali vengono sollevate, come se sia meglio dare una notizia in maniera rapida o tempestiva o aspettare ma avere la certezza della veridicità della notizia.
L’abile regia permette, inoltre di passare da un momento all’altro e da una scena all’altra grazie ai cambi di scena che vengono operati anche nel film con Geff che controlla la regia di tutto.
Nota di merito anche all’unica presenza femminile del film, Marianne, bistrattata e ignorata in un ambiente maschile. Eppure la donna, grazie alla conoscenza del tedesco e alle sue doti pian piano si fa spazio, dimostrando come spesso i pregiudizi sessisti siano solo un limite.
Sinossi, September 5 – La diretta che cambiò la storia
“September 5 – La diretta che cambiò la storia” (dal 13 febbraio nelle sale) racconta il momento cruciale che ha trasformato per sempre il modo di fare informazione in diretta.
Ambientato durante le Olimpiadi di Monaco del 1972, il film ripercorre la trasformazione improvvisa del team di ABC Sports, passato da una tranquilla copertura sportiva alla cronaca in tempo reale del sequestro degli atleti israeliani da parte di un gruppo terroristico. Al centro della storia c’è Geoff (John Magaro), un giovane produttore deciso a farsi strada sotto la guida del leggendario Roone Arledge (Peter Sarsgaard). Con l’aiuto di Marianne (Leonie Benesch), interprete tedesca, e del suo mentore Marvin Bader (Ben Chaplin), Geoff si muove tra le sfide tecniche e le scelte morali di una diretta che ha segnato la storia della televisione.