Oggi mi ritrovo a seguire XFactor dal vivo, che sicuramente ha tutto un altro effetto rispetto a quando lo si guarda in TV, quindi direi che questa volta parto io con le pagelle.
Pagelle di Lucia
GIORGIA 10
Oggi ancora più brava della scorsa volta, probabilmente per l’emozione, che giustamente ha il suo ruolo.
L’apertura con il suo brano è stata pazzesca, e da lì un susseguirsi di ottimi tempi televisivi e comici.
Nonostante nasca come cantante, Giorgia ha proprio trovato la sua dimensione, senza troppa difficoltà.
Brava
(L’ho amata quando ha redarguito Lauro al ballottaggio finale)
PAOLA IEZZI 9
Che amassi Paola come giudice era abbastanza evidente, già dalla scorsa volta.
Quest’anno però si è superata, presentazioni simpatiche e originali, il triplo più degli altri.
Squadra fortissima, la più forte senza dubbio.
Giudizi puntuali e battute sempre pronte.
Insomma Paola sorregge letteralmente il programma.
FRANCESCO GABBANI 8
Battute a parte, Gabbani è stato nettamente il più lucido, con i commenti più onesti e giusti per ogni esibizione.
Pierc a parte, la sua squadra non mi fa impazzire, ma devo dire che come giudice sa fare il suo lavoro.
JAKE LA FURIA 8-
Coppia Paola e Jake ancora più On Fire.
Anche questa devo dire che ringrazio che ci siano loro al tavolo, perché se no il collassino poteva essere facile a una certa.
Con Delia sta facendo un percorso pazzesco.
Unica pecca, motivo del meno, il suo attaccamento ai suoi concorrenti: ogni critica che gli veniva inferta lui scattava su tutte le furie, ma questa è parte del gioco.
È un talent, e le critiche fanno parte del pacchetto, bisogna saperle accettare.
ACHILLE LAURO 4
Posso dire che tutti questi “bamboline” e occhialini vari, mi ricordano il vecchietto del bar che ti fa cat calling?
AMANDA 5-
Nessun miglioramento da Miley a Billie, i difetti rimangono gli stessi. Ok, bella voce, nessuno lo mette in dubbio, ma poi?
Billie con questa canzone ti annienta, Amanda no, Amanda ancora non riesce a emozionare.
Peccato, perché poteva darci del suo, ma è rimasta di nuovo neutrale.
Eliminazione giusta direi.
TELLYNONPIANGERE 5- (6 per il compleanno)
In ogni gruppo di amici c’è quello che si diletta nel fare l’imitatote.
Ecco, Telly è l’imitatote di questa edizione.
E mi spaventa.
La scorsa volta sembrava Coez, oggi uguale a Tananai.
Ma Telly dov’è? Telly chi è?
Io non l’ho capito.
Comunque oggi, imitazione ottima, qualche stecca a parte.
Però buon compleanno!
ROB 8
Quello che speravo la scorsa volta.
Brava, energica, incredibile.
L’ho sentita tutta.
Paola ha fatto una scelta pazzesca, arrangiamento, e stile più che adatto, che non solo sono riusciti bene, ma l’hanno valorizzata al meglio.
Rob ha dimostrato di avere una sua personalità e di riuscire a trasmetterla.
La Ruggero aveva reso suo questo brano, e Rob non ha provato a emularla, ma ha creato una sua versione, che io ho amato.
Brava, oggi un’esibizione da pop star.
LAYANA 5.5
Ma allora è un vizio, Lauro gioca a chi ce l’ha più lungo, a discapito dei suoi concorrenti.
Sicuramente oggi meglio, ma diciamocelo, si poteva fare peggio di portare Mia Martini? Ovviamente no.
Lei era più a suo agio, ma non aveva niente da lasciarci di questo brano.
Ha dimostrato di avere tecnica, di aver provato molto, ma manca tutta la parte emozionale, di nuovo.
Lauro ha voluto dimostrare di fare la scelta più raffinata, più calcolatrice, ma a me è sembrato ancora tutto molto calcolato.
MAYU 6-
Molto meglio della scorsa volta, ma sicuramente concordo con i giudici, brava ma poco a fuoco.
Nel senso, bene ha cantato bene, ma anche io non ho compreso ancora il progetto a lungo termine e su cosa vuole puntare.
Ma sicuramente un lavoro dietro c’è stato.
Avrei voluto vedere più sicurezza in sé stessa, perché quella manca e un po’ si nota.
DELIA 9.5
Ma cosa le vuoi dire?
Io sono rimasta a bocca aperta.
Vederla dal vivo è stato ancora più incredibile, performance, ballerine, luci, pianoforte, un insieme di emozioni e colori che vincono nettamente su tutti.
Le canzoni sono state una scelta geniale, e ringrazio Jake per averci regalato questa esibizione.
Non penso ci sia altro da dire, se non, andate a vedervi l’esibizione se c’è la siete persa, perché merita.
Bravissima.
EROCADDEO 6-
Sere Nere è quella canzone che quando parte fa cantare tutti, ma dico tutti, qualsiasi cosa ascolti, almeno una volta ti è capitato di ascoltare e cantare a squarciagola Sere Nere, a una festa, a un karaoke, in macchina.
Questo fa giocare punti facili.
In studio tutti cantavano, giudici compresi, Erocaddeo è passato un po’ in secondo piano, tutto si divertivano e cantavano, indipendentemente da come cantasse lui.
Poi hai cantato bene, quello sì, ma un po’ comoda così.
MICHELLE 6-
Molto meglio della scorsa volta.
Ammetto, avrei voluto qualcosa di diverso, avrei voluto sperimentasse meglio, in maniera diversa.
Non so, probabilmente perché lei funziona meglio con la sua musica, con le cover non mi convince.
E forse è problematico in un programma di cover.
Non so, non mi ha convinta totalmente.
TOMASI 6.5
Allora sarò di parte, ma con Brunori faccio sempre fatica ad apprezzarlo ascoltato da altri, e infatti ho fatto fatica anche qui.
È bravissimo, ha una voce incredibile, ma è piccolo e ha ancora tantissima strada da fare, com’è normale che sia.
Sono certa farà strada, ma ha ancora bisogno di scontrarsi con il mondo per poterlo raccontare.
PIERC 9
Anche in questa veste, completamente diversa, l’ho amato.
Pierc ha quel qualcosa in più, che gli altri non hanno.
La gente in sala saltava, ballava, cantava, tutti percepivano la sua carica.
Bravo, questo deve fare un’artista, coinvolgere, e lui coinvolge.
VISCARDI 9.5
INCREDIBILE.
Insieme a Delia, i più forti di questa sera.
Viscardi era a fuoco, totalmente, una potenza.
L’esibizione era perfetta per lui, ancora meglio della scorsa, che già avevo apprezzato.
Paola sta facendo un lavoro ben definito, che sta aiutando a Viscardi a venire fuori al massimo delle sue potenzialità, e io le ho viste tutte questa sera.
Una voce unica, con un timbro ben definito, una padronanza del palco e una personalità che rimane impressa.
Bravo.
Pagelle di Michele
GIORGIA 9
Giorgia sta tornando. Non parlo di X Factor, evidentemente, perché da lì non se n’è andata, almeno quest’anno, e conduce con la sua carica altissima di empatia, parlo di musica. Lo sottolineo, il suo ritorno, perché confesso che quando l’anno scorso è stata alla guida del talent di Sky temevo, e non solo io, che quella fossa la sua attuazione di una sorta di Piano B, qualcosa che le consentisse di esprimersi, e perché no, anche di sostentarsi, al di fuori dal mondo della canzoni. Poi c’è stato il Festival, col successo conclamato de La cura per me, e ora finalmente l’album, non a caso anticipato proprio dal singolo Golpe, con il quale si apre la puntata. Album che esce proprio nel bel mezzo della sua seconda stagione come conduttrice di X Factor, settimana prossima, mentre suppongo la puntata sarà ancora in essere, a riprova che Giorgia è un’artista vera, rinascimentale, dove la metti la metti bene. Io settimana prossima sarò lì al Repower Theatre di Assago, perché un nuovo album di Giorgia merita anche di lasciare a casa divano e ciabatte, nonostante la noia mortale che passa dai cantanti in gara.
FRANCESCO GABBANI 5
La sua faccia da guascone, col baffetto alla Clark Gable e il ciuffo, la sua parlata a metà strada tra toscano e ligure, le sue freddure, fortunatamente contenute, come le sue puntualizzazioni tecniche, che però si dimentica di fare quando a cantare sono i suoi, insomma, tutto sembra dirci che Gabbani come giudice di X Factor funziona. Anche se funziona in una stagione piuttosto noiosa, anche per questo non volersi mandare a cagare dei giudici, oltre che per il livello scarsissimo degli artisti in gara. Lui ha quello che vince, PierC, quindi non si può lamentare. Noi un po’ sì. E anche i suoi ragazzi, per i quali sbaglia clamorosamente tutte le assegnazioni, in buona compagnia con gli altri maschietti tra i giudici.
JAKE LA FURIA 6
Del fatto che Jake fosse estremamente simpatico, uno col quale andare a farsi una birra al pub anche subito, ci eravamo sorpresi l’anno scorso. Quest’anno quindi, niente sorpresa ma una buona conferma. Anche del fatto che musicalmente non sembri riuscire a staccarsi dalle proprie idee, il che potrebbe sembrar naturale, ma anche la riprova che Jake è monolitico, sì, ma pure monocorde. Perché affidare Billie Eilish, quindi la quintessenza del tormento esistenziale in chiave pop a Amanda è una sorta di suicidio annunciato, come far cantare di Kurt Cobain e dei dolori di chi si è trovato suo malgrado a vivere una vita che non era la vita che si immaginava al bambino Tomasi. Delia, va detto, canterebbe bene pure Bogotà dei Club Dogo, il che esula Jake da qualsiasi merito. Simpatico, quindi, e basta.
PAOLA IEZZI 9
Chi scrive è dichiaratamente del Team Paola Iezzi, e non certo da che Paola Iezzi siede sugli scranni dei giudici di X Factor. Simpatica, colta, una che se parla di musica sa di cosa sta parlando, bella, sexy e ironicamente sexy, Paola, come Giorgia, funziona da qualsiasi angolo la si voglia guardare. Dovrebbero affidare un programma a lei e Giorgia, come ai tempi è stato alla Pausini e la Cortellesi, e Dio mi perdoni per aver citato la Pausini in una pagella con un voto alto. Oggi poi azzecca due assi come Ti sento per Rob e Purple Rain per Viscardi, non le do 10 perché se non dicono che faccio favoritismi con gli amici.
ACHILLE LAURO 2
Credo che ormai sia caduto il velo. Oltre a essere uno che di musica capisce zero, Achille Lauro è un narcisetto assai poco amoroso, uno che si crede chissà chi, immagino in virtù della sua fanbase, ma che in realtà è solo un arrogante. La scenetta finale con lui che maltratta Giorgia e costringe Paola a votare per prima, cosa che lei ovviamente fa, per professionalità e passione, è vergognosa. Come lo è il suo piacionismo mellifluo, quando ha fatto il maschio alpha accarezzando Paola imbastendo una presentazione sulla “carbonarina” e i suoi ingredienti, fossi stato in Paola, gli avrei mollato una capocciata nel naso, per dire. Nei fatti sui social lo stanno giustamente facendo a pezzi, e se continua così arriva alla sesta puntata da solo. Daje, senato.
EMMA 7
Emma sembra rifiorita. Non parlo ovviamente di aspetto fisico, o almeno non solo di quello, quanto di repertorio. Evidentemente le è stato congeniale l’incontro con Olly e Jvly, dietro anche la canzone presentata stasera, Brutta storia, il suo nuovo singolo, e prima ancora quello con quella Apnea portata a Sanremo l’anno scorso e che in qualche modo ha segnato questo suo nuovo corso. Per lei è anche un ritorno, visto che qui è stata giudice per due edizioni.
AMANDA 3
Il fatto che una come Amanda faccia parte di un programma che dovrebbe indicare artisti con quel quid in più, il famoso X factor, attesta l’inutilità dei talent tutti. Perché Amanda è la totale assenza di emozione, anche quando si confronta con la popstar che più in questi anni è stata capace di fare delle emozioni il cuore della propria poetica, Billie Eilish. Poi, è chiaro, ha begli occhi chiari, è intonata, ma talento non pervenuto, spiace. Torna a casa, come è giusto che sia, ma la fila per seguirla è piuttosto folta.
TELLYNONPIANGERE 4
Ok, Tellynonpiangere è bravo a cantare questo tipo di canzoni qui, malinconiche, essenziali, melodiche. Stavolta è toccata a Abissale di Tananai. Ok, se uno è bravo a fare il terzino non è detto che a fare il centravanti sia bravo, quindi meglio fare il terzino, ma questo è un talent che prevede un format, nel quale ci si confronta anche con il resto del mondo, col resto dei ruoli, invece Tellynonpiangere sta fermo lì, come un semaforo. Che per noi è rosso.
ROB 8
Settimana scorsa avevo espresso qualche dubbio sul suo mettersi a confronto o essere messa a confronto con Alanis Morrissette, specie quella da giovane. Stavolta il confronto sarebbe potuto essere addirittura mortale, perché Ti sento non solo era cantata da Antonella Ruggiero, una delle voci più belle della storia del pop italiano, ma esce dal campo di gioco preferito di Rob, il pop punk. Invece Rob l’ha portata a casa bene, anzi, benissimo, partendo magari un po’ sottotraccia ma tirando poi fuori una canna che non lascia dubbi sul suo talento e confermando che una bella canzone, quando è bella davvero, funziona anche se portata altrove. O almeno, anche se portata altrove con rispetto e talento. Rob ha davvero mandato a casa tutti, scansando paragoni inutili e facendola sua. Bravissima.
LAYANA 3
Layana non sarebbe forse dovuta entrare nei live. Non ha una sua qualità riconoscibile. È bravina a cantare, ma nelle scuole di musica ce ne sono a migliaia. È bella, ma se vai a un casting di quelli che a Milano trovi anche dal panettiere ne trovi a migliaia. Però è incapace di trasmettere altro che il suo essere bravina e bella. Direi poco. E la scelta di Amandoti, credo proposta per la millesima volta dopo che l’hanno incisa i CCCP e reincisa Gianna Nannini e portata sul palco del Festival di Sanremo i Maneskin, è l’ennesima controprova di come Achille Lauro è la parodia della sua parodia fatta al Gialappa’s Show.
MAYU 6
Voglio bene a Paola Iezzi, e Mayu è stata l’artista che l’ha fatta buzzare, però, confesso, io questa scelta mica l’ho capita del tutto. Brava è brava, gran voce usata con perizia, ma c’è qualcosa in lei che ancora non riesco a decifrare, come se il suo essere in potenza faticasse a diventare atto. Katy Perry, forse, non è una artista che in questo passaggio agevola, perché artefice di un pop troppo smaccatamente pop, senza altre sfumature, anche se le permette di farci vedere che ha nella sua faretra parecchie frecce. Vediamo dove Paola la porterà la prossima volta.
DELIA N.C.
Sarò impopolare, ma credo che Delia abbia già detto tutto quello che ha da dire. Mi spiego. Prendo a esempio l’arancino (o arancina, fate voi). Ci sono dentro ingredienti che nel loro insieme mi piacciono, ma lì, tutti insieme, mi risultano pesanti, troppo carichi. Ecco, Delia è sempre too much. Sovraccarica. Brava, bravissima, intendiamoci, ma che non credo possa dire, almeno lì dentro, altro da quel che ha detto. Esattamente come buona parte degli altri concorrenti in gara. Perché, ripeto, sarò impopolare, ma Delia si sta ripetendo, tenendo alto il tiro, ma sempre nello stesso mood. Sospendo il giudizio, in attesa di capire se c’è anche altro.
EROCADDEO 3
Tutti si immaginavano che ospite della puntata fosse Tiziano Ferro, impegnato com’è nella promozione Porta a Porta del suo nuovo prescindibile album Sono un grande. Invece ospite della puntata è stata Emma, con la sua ollyana Brutta storia. Quindi ecco che la produzione ci ha messo una pezza facendo interpretare all’imperscrutabile Erocaddeo Sere nere, costringendolo all’ennesima interpretazione da saggio di fine anno al liceo musicale, e portandoci alla conclusione che se ti scegli un nome così brutto, forse, hai qualcosa da farti perdonare. La banalità fatta personaggio.
MICHELLE 4
Michelle non voleva cantare questa canzone degli Imagine Dragons. Perché farla alla sua maniera, quindi virandola verso l’elettronica, le sembrava percorso poco percorribile, e perché senza l’elettronica sotto la sua voce sarebbe parsa monocorde. Gabbani si è impuntato e l’ha convinta. E niente, aveva ragione lei. Calma piatta. Troppo piatta.
TOMASI 5
Generalizzare è sempre sbagliato. Quindi dire che un giovanissimo, Tomasi ha sedici anni, non è in grado di trasmettere il dolore perché dolore non ha vissuto vista appunto la sua giovane, giovanissima età, è di per sé una generalizzazione, quindi un errore. Pensare che per un giovane, giovanissimo sia impossibile capire il tormento di cui Brunori Sas ha voluto infarcire la sua canzone, per altro non esattamente la migliore del suo repertorio, solo per non aver vissuto abbastanza è dar vita a un preconcetto. Però, sia come sia, Tomasi, giovane, giovanissimo, non è in grado di interpretare questa come le altre canzoni, è un ragazzino bravo tecnicamente, ma solo quello. Cresca, viva, e poi ne riparliamo.
PIERC 5
Entrare papa e incontrare Gabbani come giudice sulla propria strada. Tradotto: tremenda questa versione di Bruno Mars.
VISCARDI 9
Prince è l’artista che più amo, da sempre. Purple Rain è Purple Rain, un capolavoro, ma anche un rischio. Ma Viscardi, come Paola h
a sottolineato, è un vero artista, con un grande cuore, e la interpreta mettendoci sangue e sudore, e facendo un’ottima esibizione. Fossi PierC comincerei gli scongiuri.




