
Assolto dalle accuse più gravi
È andato in scena a New York il processo a carico di Diddy, ovvero Sean Combs, il rapper i cui traffici illeciti hanno sconvolto il mondo della musica.
Combs è stato ritenuto colpevole di aver trasportato esseri umani a fini di prostituzione ma è stato assolto dalle accuse più gravi, come associazione a delinquere, traffico di esseri umani a fini di sfruttamento sessuale e frode.
Il legale ha chiesto così l’immediato rilascio ma Combs rimane in carcere fino alla sentenza. «Questa è la sua prima condanna e si tratta di un reato di prostituzione, quindi va rilasciato».
Ora, l’artista rischia non più di 10 anni ma sarà il giudice distrettuale degli Arun Subramanian a stabilire la pena in una data successiva. Visto che non è stato ritenuto colpevole non rischierà l’ergastolo e la pena sarà comunque minima. Combs, del resto, si è sempre professato innocente anche dopo l’arresto dello scorso settembre.
Il giudice ha citato le parole dei difensori di Combs per motivare la decisione: “Se Combs fosse stato accusato di violenza domestica, non saremmo tutti qui a fare un processo, perché si sarebbe dichiarato colpevole, perché quello lo ha fatto”, aveva detto Marc Agnifilo, il capo del collegio difensivo.