L’azzurra ha rotto la mano
“È stata la mano di Sofia” ha scherzato qualcuno dopo la gara di Sofia Goggia. L’azzurra, venerdì mattina ha rimediato nella prima discesa di St. Moritz due fratture alla mano.
È comunque terminata seconda e poi è corsa a farsi operare a Milano, alla clinica La Madonnina per fare la seconda discesa del sabato che poi ha vinto.
Del resto l’ha detto lei stessa, ha fatto una edizione dei Giochi Olimpici, “senza una gamba” e quindi non poteva che gareggiare anche con un tutore.
Ieri, 18 dicembre, è riuscita a terminare quinta il SG.
“È stato un weekend abbastanza folle. In discesa un secondo posto in condizioni pessime ed una bella vittoria. Oggi (Ieri, ndr) indipendentemente da come finirà, si può dire una gara disputata con intelligenza. Non me la sentivo di tirare, volevo rimanere solida sui piedi e ci sono riuscita. Stanotte mi son svegliata con la mano che pulsava ed ero indecisa se correre o meno, non era facile. Ho fatto qualche sbavatura e qualche incertezza, ma oggi va bene così. Adesso mi aspetta riabilitazione alla mano e poi prepareremo al meglio St.Anton e Cortina, anche in vista dei Mondiali. Sono comunque molto contenta di questo inizio stagione con tre vittorie, un secondo posto e due quinti“.
Dopo la gara di ieri la mano, come ha fatto vedere la Goggia nelle stories era visibilmente gonfia e sanguinava ma questo non ha fermato l’italiana che con un pizzico di follia.
La vittoria con la mano fasciata per la Goggia è stata la ventesima in carriera, che le ha permesso di agganciare Federica Brignone al primo posto nella speciale classifica delle azzurre più vincenti di sempre in Coppa del mondo.
Un coraggio senza eguali, per regalare alla squadra femminile azzurra il quinto successo in undici gare stagionali, il terzo personale dopo la doppietta di Lake Louise. Con questo sigillo Goggia mantiene il pettorale rosso di leader della classifica di specialità.
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