Scandalo Ginnastica Ritmica: commissariata l’accademia di Desio

Nominato anche una sorta di supervisore

Non si placano, come potrebbero, le polemiche attorno allo scandalo della ginnastica ritmica. Nelle ultime ore è stata anche commissariato l’accademia di Desio, centro federale dell’Italia e casa delle Farfalle.

A darne notizia la stessa Federazione con un lungo comunicato in cui si annuncia anche la nomina di, come commissario, il Vice-Presidente Vicario della FGI, prof. Valter Peroni, con le diverse funzioni.

  • supervisionare l’attività sportiva svolta presso la predetta Accademia, verificando il rispetto delle disposizioni in materia di tutela dei tesserati nonché l’idoneità e la congruità dell’attività formativa ivi svolta;

  • individuare, entro e non oltre dieci giorni dalla delibera, in relazione alle esigenze emerse, un’apposita risorsa, quale Duty Officer, proponendone la nomina al Presidente Federale ed avente il compito di:

    • vigilare sul rapporto tra atleti e tecnici presso la predetta Accademia;
    • segnalare senza indugio eventuali anomalie;
    • relazionare ogni sessanta giorni al Commissario circa l’attività svolta;
  • coordinarsi con il Presidente del Comitato Regionale FGI Lombardia, Oreste De Faveri;

  • segnalare senza indugio eventuali anomalie;

  • relazionare al Presidente federale ogni sessanta giorni circa l’attività svolta;

È stato anche stanziato un fondo di 120 mila euro per il progetto di salvaguardia degli atleti. Intanto c’è anche l’indagine, contro ignoti, portata avanti dalla Procura di Brescia dopo la denuncia di una madre di alcune ginnaste.

A La Stampa ha anche parlato, ma solo una breve dichiarazione, la D.T delle Farfalle Emanuela Maccarani.

Leggi anche: Caos Ritmica, le confessioni di Sara Branciamore e Victoria Polidori

«Vedere scritte quelle cose sui giornali mi fa male. Ma non darò un’intervista a un giornale, a nessun giornale. Ci saranno delle novità, ne arriveranno di cose. Una conferenza stampa, forse. Non so ancora quello che farò. E poi la procura indaga, no? Vedremo. Basta, non dico più niente».

Come riporta poi open, già nel 2015 erano arrivate segnalazioni ignorate dalla Federazione.

Lascia un commento

Instagram Feed

error: Il contenuto è protetto