Sanremo 2026: il Festival che vuole unire tradizione e futuro. Parla Carlo Conti al TG1, cosa emerge

Il sipario dell’Ariston sta per riaprirsi, e con esso anche il cuore pulsante della musica italiana. Il Festival di Sanremo 2026, giunto alla sua 76ª edizione, promette di essere un crocevia tra passato e innovazione, tra la canzone d’autore e le nuove tendenze del pop e dell’elettronica.

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Le date scelte – dal 24 al 28 febbraio 2026 – rappresentano una piccola rivoluzione: per la prima volta nella storia recente, Sanremo slitta a fine febbraio per lasciare spazio alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina.

Carlo Conti in diretta al TG1 ha rivelato: “Oggi è uscito il regolamento ed è tale e quale a quello dello scorso anno, con la speranza di tenere 26 BIG in gara”. In merito all serata cover i BIG potranno duettare anche con gli artisti in gara. Conti inoltre in merito alla lista dei BIG in gara ha affermato: “Vedremo se riesco ad anticipare l’annuncio, la novità é su Sanremo Giovani. Due arriveranno dall’Area Sanremo e due da Sanreo Giovani”. Infine ha presentato ufficialmente il presentatore di Sanremo Giovani, ed é Gianluca Gazzoli.

Dopo il successo delle sue precedenti edizioni, Carlo Conti torna al timone come conduttore e direttore artistico. Con il suo stile rassicurante ma sempre attento all’attualità musicale, Conti ha dichiarato di voler “riportare Sanremo al centro del panorama europeo della canzone pop”. Il regolamento di Sanremo 2026 prevede 26 Big in gara e 4 Nuove Proposte, selezionate attraverso Sanremo Giovani e Area Sanremo.

Sanremo è sempre Sanremo, ma ogni anno trova un modo nuovo per sorprendere. E se il 2025 è stato l’anno della conferma, il 2026 promette di essere quello della rinascita: più inclusivo, più contemporaneo, più italiano che mai.