Roberto Bolle ricorda Carla Fracci, ripercorrendone ricordi ed emozioni: “era un riferimento per me, da sempre”
Roberto Bolle è forse tra i ballerini italiani contemporanei più conosciuti e amati nel mondo e sul suo percorso d’artista e stella della danza non poteva di certo mancare la presenza di Carla Fracci, venuta a mancare proprio questa mattina.
In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, Roberto Bolle ha ricordato l’étoile e ripercorso alcuni momenti della sua carriera, in cui la Fracci è stata determinante. Bolle esordisce dicendo “Non avrei mai fatto quello che ho fatto nella mia carriera se Carla Fracci non avesse aperto le strade prima di me. Io più di altri le sono grato. La sua perdita è un grande dolore».
Nel corso dell’intervista Roberto Bolle ha ricordato quanto Carla Fracci sia stata fondamentale per la sua crescita umana e professionale “Era un riferimento per me, da sempre” e aggiunge “io studiavo e la guardavo ammirato”. Inoltre, di lei Roberto bolle ricorda il suo carisma unico, l’ironia e ancora la sua tenacia, forza di volontà e determinazione che mostrava nelle prove, un vero esempio di dedizione per tutti.
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Poi passa a raccontare le sensazioni provate quando, per la prima volta, ha ballato insieme a lei: ero «terrorizzato per il fatto di dover ballare con l’icona della danza come lei. Avevo un timore reverenziale unito all’agitazione all’idea di sbagliare qualcosa: non tanto i miei passi, ma piuttosto non tenerla bene, non sostenerla abbastanza».
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