Rivoluzione nel calcio: nasce la SuperLega, ci sono Juve, Milan e Inter

La Uefa e la Fifa minacciano pesanti sanzioni e l’esclusione dai giocatori dalle rappresentative nazionali e dalle varie competizioni

Poco dopo la mezzanotte è arrivata l’ufficialità: nasce la SuperLega di calcio, un nuovo format una nuova competizione internazionale fondata sul modello NBA, con la necessità di mettere al centro di tutto il calcio e i suoi interessi.

La notizia che era nell’aria da settimane è stata confermata con un comunicato stampa: 12 club aderiscono alla nuova competizione e tra questi ci sono anche Juve (con Andrea Agnelli che si è dimesso dall’esecutivo UEFA e da tutte le cariche internazionali), Milan e Inter.

Oltre le italiane ci sono anche club spagnoli e inglesi: Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcellona, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham e hanno tutti aderito in qualità di Club Fondatori.

Presidente Florentino Pérez (del Real Madrid) e vice presidente proprio Agnelli che già l’altro giorno quando la UEFA era pronta ad annunciare la nuova Champions League a 36 squadre si era defilato e il motivo è stato spiegato in questo nuovo format.

Oltre i 12 club fondatori ne aderiranno altri 3 prima dell’inizio della stagione che potrebbe prendere il via, secondo le prime indiscrezioni già ad agosto.

A questi si uniranno altri 5 club che parteciperanno a un girone di qualificazione e saranno selezionate in base ai risultati stagionali.

Secondo i piani degli organizzatori della Superlega, gli incontri dovrebbero essere settimanali nel rispetto dei calendari dei campionati nazionali. Per “Gazzetta Dello Sport”, questo il meccanismo: “Inizio ad agosto, con i club partecipanti suddivisi in due gironi da dieci squadre, che giocheranno sia in casa che in trasferta e con le prime tre classificate di ogni girone che si qualificheranno automaticamente ai quarti di finale. Le quarte e quinte classificate si affronteranno in una sfida andata e ritorno per i due restanti posti disponibili per i quarti di finale. Il formato a eliminazione diretta, giocato sia in casa che in trasferta, verrà utilizzato per raggiungere la finale a gara secca che sarà disputata alla fine di maggio in uno stadio neutrale”

Motivo per cui il sistema andrà a ledere non tanto – nel caso italiano – alla Serie A quando a Europa League e Champions League.

Pérez ha dichiarato: “Aiuteremo il calcio ad ogni livello e lo porteremo ad occupare il posto che a ragione gli spetta nel mondo. Il calcio è l’unico sport davvero globale con più di quattro miliardi di appassionati e la responsabilità di noi grandi club è di rispondere ai loro desideri”.

Non sono mancate le reazioni da parte dei tifosi e delle autorità da Uefa e Fifa che minacciano una azione legale e di escludere le squadre da tutte le competizioni europee e i calciatori dalla rassegne: per la serie un Europeo e un Mondiale senza Ronaldo o Ibrahimovic.

Questo il comunicato Fifa: “La Fifa è a favore della solidarietà del calcio e di un modello equo di ridistribuzione della ricchezza che possa aiutare la crescita del calcio come sport, particolarmente a livello globale: la crescita del calcio a livello mondiale è la missione primaria della Fifa.
Nella nostra visione, secondo i nostri statuti, ogni competizione – nazionale, regionale o globale – deve sempre riflettere i principi chiave di solidarietà, inclusività, integrità e equa ridistribuzione finanziaria. I governi del calcio dovrebbero impiegare ogni mezzo, legale, sportivo e diplomatico, per assicurarsi che i principi rimangano quelli. La Fifa sostiene l’unità del mondo del calcio e richiama tutte le parti coinvolte in questa accesa discussione ad un dialogo calmo, costruttivo ed equilibrato per il bene del gioco, nello spirito della solidarietà e del fair play. La Fifa farà ovviamente tutto il necessario per contribuire ad andare avanti con armonia, nell’interesse generale del calcio”.

La battaglia è appena iniziata.

 

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