Quanto sono costati i fiori distrutti da Blanco? Parla la fioraia
Quanto sono costati i fiori distrutti da Blanco? Parla la fioraia. Blanco chiede scusa con il testo di una canzone
La vicenda che ha visto Blanco protagonista nel corso della prima serata del Festival si Sanremo non sembra placarsi. Anzi continua a far parlare nello scontro tra chi condanna il gesto, i fan che lo giustificano e la posizione di Amadeus, che – come un padre buono e comprensivo – ne ha accettato le scuse, ma non trovando da parte di tutti la piena approvazione.
Oggi a tenere banco è il costo della composizione di rose rosse, che il cantante ha distrutto sul palco dell’Ariston, in seguito ad un impeto di rabbia per i problemi tecnici in cuffia.
I conduttori di “Un Giorno Da Pecora”, il programma in onda su Radio1, hanno intervistato telefonicamente la fiorista, che si è occupata della realizzazione della scenografia incriminata. Si tratta di Jessica Tua, che ha raccontato di aver realizzato un allestimento che ricordasse le aiuole presenti nel video della canzone “L’Isola delle Rose”.
Leggi anche: Fedez polemico a Sanremo 2023 e poi commuove con la dedica a Gianluca Vialli
L’intera composizione è stata realizzata con l’ausilio di 300 rose, il cui costo, in base alla variazione di prezzo, può oscillare tra i 2.400 ai 3.000 euro. La fioraia ha anche confermato che nella performance di Blanco non era previsto alcun calcio. Nelle intenzioni originali, dunque, c’era solo la volontà di riprodurre il video ufficiale.
Visualizza questo post su Instagram
Nella giornata di ieri, Blanco ha postato una foto sul suo profilo Instagram, in cui con una canzone ha chiesto scusa all’Ariston e a Sanremo: “Chiedo scusa alla città dei fiori”.
Il testo della canzone “Ariston” dice:
Cadono fiori, Ariston
Si spezzano fiori, Ariston
Cala il sipario, Ariston
Ti ho messo in lacrime
come la mia mamma, Ariston
Mi hai visto fragile come un bimbo…
E qui, proprio qui,
dove mi hai insegnato a correre,
sono caduto…
Mi sono rotto la faccia e piango, Ariston
Ma poi…
Rido, rido, rido, rido, rido, rido e grido
Perché non sono perfetto come mi volevi
Ma finalmente sono me stesso
Ti voglio bene, Ariston
Con tutta la mia follia
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.