Per lo studente Patrick Zaki altri 45 giorni di carcere in Egitto

Lo studente è stato arrestato il 7 febbraio 2020 al Cairo

Durante l’udienza che si è svolta ieri, i legali di Patrick Zaki hanno chiesto la sostituzione del collegio giudicante. Richiesta che è stata respinta e la Corte d’assise del Cairo ha rinnovato la sua detenzione di altri 45 giorni che il ricercatore egiziano all’Università di Bologna Patrik Zaki dovrà scontare. Intanto gli avvocati hanno fatto sapere che Zaki  è “in pessimo stato psicologico” e anche che ieri in aula la polizia ha impedito l’ingresso dei diplomatici stranieri per ragioni che non sono chiare.

Zaki, che ha  29 anni, era stato arrestato in circostanze dubbie e la custodia cautelare in Egitto può durare sino a due anni. Il ricercatore, che a Bologna stava seguendo un master europeo, è accusato fra l’altro di propaganda sovversiva e istigazione al terrorismo perché avrebbe pubblicato dei post su Facebook da un account che, stando ai suoi legali, non sarebbe il suo.

“Quello che la difesa aveva dichiarato ieri, che c’era un accanimento giudiziario nei confronti di Patrick è confermato dalla decisione di oggi che è crudele, dolorosa. Vorremmo che il Governo italiano facesse subito una cosa, perché può farla subito: convocare l’ambasciatore egiziano a Roma per esprimere tutto lo sconcerto per questo accanimento e chiedere che sia rilasciato”. Così ha detto all’ANSA Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International in Italia, dopo aver appreso la notizia del rinnovo di altri 45 giorni di detenzione per Patrick Zaki.

 

fonte immagine: Ansa

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