Tokyo 2020, Paltrinieri più forte della mononucleosi: l’argento è impresa

Ha messo in dubbio anche la sua partecipazione

Gregorio Paltrinieri c’è, batte un colpo, si mette al collo una medaglia e mette a tacere tutte le eventuali critiche. Risponde ancora una volta a fatti a chi ha messo in discussione la sua scelta di fare gare in vasca e in acque libere.

Gregorio si mette al collo, nella prima gara Olimpica degli 800, la medaglia d’argento. Un secondo piazzamento che vale come il primo.

Paltrinieri a meno di un mese da Tokyo 2020 ha infatti scoperto di avere la mononucleosi, debilitato, in difficoltà ha dovuto stravolgere tutto e perdere ogni certezza.

Dopo la semifinale con la finale agguantata per un pelo nessuno ci avrebbe scommesso un euro.

Parlare di miracolo è poco, non ci avrei scommesso neanche io. Ma stavolta ci ho messo il cuore“.

Leggi anche: Tokyo, stop imprevisto per Paltrinieri. La FIN: “Ha la mononucleosi”

Bracciata dopo bracciata si è fatto guidare delle emozioni, dalla voglia di vincere contro tutto e tutti.
È bellissimo – ha aggiunto ai microfoni della Rai – oggi ero un’altra persona rispetto alla batteria, con un’altra mentalità, un’altra cattiveria e voglia di gareggiare. Me la sono vissuta al meglio. Ieri sera un mio grande amico mi ha detto che queste grandi finali non si affrontano con la testa ma con il cuore, è l’unico modo per uscire soddisfatto. Io forse ero caduto troppe volte nella mia vita nell’errore di voler programmare tutto. Avevo messo troppa testa, troppi pensieri confusi, ma queste finali si vincono col cuore. Gli altri potranno star meglio di me fisicamente e preparare meglio la gara tatticamente, ma il cuore che ci metto io è troppo”.

Fino a un mese fa ha anche messo in dubbio la sua preparazione poi alla fine ce l’ha fatta è partito con tante incognite. Ora rimangono i “suoi” 1500 e le gare in acque libere con cui aveva impressionato agli Europei di Budapest.

 

Lascia un commento

Instagram Feed

error: Il contenuto è protetto