Paola Egonu si racconta: “Non posso fare tutto io, non dipende tutto da me”

Oggi è stato presentato il Campionato di Lega Pallavolo Serie A

Paola Egonu, dopo una estate tra alti e bassi si prepara all’inizio della nuova stagione di Pallavolo, sempre con la maglia della sua Imoco Conegliano.
La padovana già domani, 2 ottobre, scende in campo per la Supercoppa italiana. Intanto l’azzurra, reduce dall’oro all’Europeo di meno di un mese fa si è raccontata alla stampa.
In un incontro con i media ha parlato di vari temi anche dell’incontro al Quirinale dopo il successo nella rassegna continentale.
L’incontro con il presidente Mattarella è stato emozionante. Miglior giocatrice dell’anno? Non è una cosa cui ho pensato molto. Volevo vincere con la squadra. Eravamo felicissime, soprattutto dopo la delusione olimpica. Nel primo set contro la Serbia mi tremavano le gambe, dico la verità, poi piano piano siamo entrate nella trance della gara e non ho sentito più niente.

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Non è mancato anche un pensiero all’avventura di Tokyo e al suo ruolo di portabandiera del CIO: “Un onore grandissimo. Mi hanno fatto indossare uno stupendo kimono bianco, che purtroppo non ho potuto tenere. Hanno scelto me per rappresentare tutti gli atleti olimpici, non era scontato. Spero di aver trasmesso emozioni pure. La notte di Tamberi e Jacobs? Ero al villaggio olimpico. Con gli azzurri degli altri sport ci siamo radunati nella hall della palazzina dell’Italia per tifare insieme. Vivere la doppia emozione in una dimensione di squadra, di Italia, è stata una sensazione unica”.
E poi, a cuore aperto, Paola Egonu ammette di aver capito di poter essere una Wonder Woman: “Ho capito che non dipende tutto da me, che non posso fare tutto io. Quello che so fare meglio nel volley è attaccare: il compito che do a me stessa, cioè, è risolvere tutte le situazioni. Ma non può sempre funzionare: sono l’ingranaggio di una squadra, non sono Wonder Woman. Ecco perché sono convinta che Tokyo sia stata una batosta utile per crescere”.

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