Intervistato dal Corriere della Sera ha parlato il cantante della ritrovata amicizia con Fedez
Alessandro Aleotti, in arte J – Ax da anni nel panorama musicale italiano ha parlato a Corriere della Sera.
Tra i primi in Italia a fare rapper, con gli Articolo 31 è un veterano: «Quando ero ragazzino uno di 30 anni già mi sembrava vecchio, a 50 era proprio un nonno».
Proprio sull’età e suoi 50 anni spiega: «A pensarci fa paura, ma per fortuna l’età è un numero. Un tempo davvero avevamo nonni 50enni, adesso il 50enne è un papà. Siamo la prima generazione ad aver ritardato così tanto tutto, ma io di testa non mi sento tanto diverso, forse una certa maturità l’ho raggiunta prima, magari ecco penso un po’ di più prima di agire e sono diventato meno impetuoso».
Non manca poi un capitolo per la pace fatta con Fedez, celebrata anche durante il concerto LoveMi di Milano.
«La gente ci adora più adesso di prima. A noi il tempo ha dato modo di guardare con gli occhi dell’altro quel che era successo, cosa che in un momento di litigio non si riesce a fare. Poi io sono stato la prima persona, a parte sua moglie, che Fede ha visto dopo la diagnosi di tumore. Quindi siamo passati dal vederci come supervillain a parole di conforto e amicizia».
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J – Ax non si sbilancia su futuri brani insieme.
«Per ora non è in programma, ma non è precluso. Ognuno sta facendo le proprie cose, io sono felice del successo del mio podcast “Non aprite quella podcast” che penso replicherò, ma se prima la risposta era “mai” adesso è “boh”».
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