Con un lungo post, Asia Argento difende Fabrizio Corona dopo la revoca dei domiciliari
Dopo la decisione del tribunale di Sorveglianza che ieri ha deciso la revoca dei domiciliari per Fabrizio Corona, l’ex re dei paparazzi è andato fuori di sé e si è tagliato i polsi. Poi – dopo un diverbio con le forze dell’ordine – ha rotto il vetro dell’ambulanza che lo ha trasportato all’ospedale Niguarda. Adesso Fabrizio Corona si trova ricoverato nel reparto di psichiatria, piantonato dalla polizia e da agenti di polizia penitenziaria del carcere di Opera: è qui – come deciso dal sostituto pg Antonio Lamanna – che sarà trasferito quando potrà uscire dall’ospedale.
Subito dopo l’accaduto, Asia Argento dalla sua pagina social, lo ha difeso scrivendo un lungo post dove critica la decisione presa di riportarlo in carcere: «Quest’uomo non è un assassino, uno stupratore, un mafioso, uno spacciatore, un criminale. Ha sicuramente fatto un sacco di cazzate nella vita, ma ora, a 46 anni, nonostante ne abbia già scontati più di 6 in carcere, è un cittadino reinserito, che lavora e dà da lavorare, che paga le tasse, è un padre, un figlio, un fratello ed un amico che si rende conto dei suoi errori per i quali ha chiesto scusa ai magistrati, davanti a tutti. Ma non gli viene perdonato proprio quel disturbo bipolare e narcisistico della personalità che gli è stato diagnosticato dai medici stessi dello stato, sotto i quali era in cura. Ora ditemi voi come potrà quest’uomo apparentemente smargiasso ma profondamente fragile, passare incolume altri due anni e mezzo in carcere, io non conosco nessuno che sia uscito “riabilitato” dopo una lunga prigionia».
Asia Argento conclude il suo post: «Fare di Corona un caso esemplare solo perché è un personaggio pubblico è una roba da medioevo. Ma l’Italia non è un paese di lobotomizzati. Per questo io oggi grido con voi: GIUSTIZIA PER FABRIZIO! #GIUSTIZIAPERFABRIZIO».
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