Intervenuto alla Bobo Tv l’ex calciatore ha detto la sua sulla serie
“Speravo de Morì Prima” è la serie realizzata da Sky su Francesco Totti o meglio sull’ultimo periodo della sua vita da calciatore e da sportivo.
Gli episodi (sei) si basano sul libro “Un Capitano“, scritto dall’ex giallorosso con il giornalista Paolo Condò: cosa fondamentale da capire e da tenere a mente per ricordarsi che questo è il punto di vita dell’ex numero 10.
Già prima dell’uscita alcune clip condivise da Sky avevano fatto discutere: l’immagine di Spalletti e il ruolo con Totti ha sempre fatto discutere ma appunto questa è la versione di Francesco come hanno chiarito più volte anche gli autori e produttori della serie.
A “BoboTv”, su Twitch, è intervenuto anche Antonio Cassano che appare nel terzo episodio. L’ex calciatore della Roma e della Sampdoria non ha però gradito la rappresentazione.
Prima di tutto non somiglia a me… La realtà, poi, non c’entra niente con la serie. Quando Totti ha dovuto prendere decisioni importanti io non c’ero già più, lui aveva rinnovato nel 2004 e aveva ancora tre anni di contratto. La convivenza? Ringrazierò per sempre la madre, il padre e Francesco stesso perché mi hanno trattato come un figlio. Ma l’invadenza che appare nel film non c’era assolutamente. La serie è bella perché è sul mio amico, ma in alcune occasioni non ne esco bene e mi hanno fatto apparire in un modo che non mi è piaciuto.
Cassano si riferisce a quando i genitori di Totti, la Signora Fiorella e il Signor Enzo all’inizio della sua avventura alla Roma lo accolsero in casa ma la convivenza non si concluse per il meglio.
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