Peng Shuai, si spegne il clamore mediatico ma dalla WTA sono diffidenti
Si è placato il clamore mediatico dietro la scomparsa della tennista cinese
Dov’è Peng Shuai? Le ultime dicono che la tennista cinese è a Pechino. Dopo settimane di ricerche, anche social, sembra essersi placata l’onda mediatica.
È bastata una videochiamata con il Presidente del Cio, Thomas Bach per calmare (apparentemente) le acque.
Eppure non c’è e non deve esserci tranquillità non è detto che Peng Shuai non sia sottoposta a ricatto. La tennista, ex numero uno del doppio, aveva infatti accusato l’ex premier cinese di molestie.
Dalla WTA, circuito maggiore del tennis prevale la linea della diffidenza. Steve Simon, CEO del circuito ha parlato attraverso una nota stampa.
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“Rimane profondamente preoccupato per la libertà di Peng da qualsiasi censura o coercizione”.
Simon ha anche spiegato che non scriverà più email alla tennista a meno fino a quando non sarà “certo che sia lei a rispondere e non i suoi censori”.
E ha poi: “Steve Simon ha cercato Peng Shuai attraverso diversi canali di comunicazione. Le ha inviato due email, ma era chiaro che le sue risposte erano state influenzate da altri”.
Yes to this #BoycottBeijingOlympics #BoycottBeijing2022
NO to going to @Olympics #FreePengShuai
Free all Chinese citizens who have been detained, China should be protecting it's citizens, not detaining them!!!! https://t.co/cZgP8sXZ4Q— hockey ninja????#BLM (@lovehockey_mtl) November 29, 2021
C’è infatti il sospetto che anche dal CIO non siano esenti dall’avere interessi visto che tra meno di tre mesi ci saranno i Giochi Olimpici invernali di Pechino 2022.
Tante star del tennis e non solo hanno chiesto notizie e delucidazioni con la tennista che è ricomparsa prima attraverso dei video poi con la chiamata.
In settimana il Governo di Pechino ha anche chiesto di non “politicizzare” la vicenda Peng Shuai.
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