Pegah e Drusilla insieme a Sanremo 2023: il monologo (Video)

Pegah sale sul palco per il suo monologo, insieme a lei c’è Drusilla che la raggiunge: il monologo per la seconda serata del Festival di Sanremo 2023

Pegah Moshir Pour ha 31 anni. Si è trasferita in Italia con la sua famiglia all’età di 8 anni da Teheran, capitale dell’Iran, alla Basilicata. Qui lavora come consulente per una multinazionale. É lei a salire sul palco per il suo monologo, accompagnata da Drusilla. Ecco il suo monologo:

«Mi chiamo Pegah, italiana di origine iraniana, nata tra i racconti del “Libro dei Re” cresciuta tra i versi de “La Divina Commedia”. In Iran non avrei potuto parlare da un palcoscenico perché sarei stata arrestata o forse addirittura uccisa. Per questo ho deciso che la paura non ci fa più paura e di dare voce a una generazione cresciuta nella repressione.

Io mi chiedo esiste un paradiso forzato? Da noi si. Come si può chiamare un posto dove un regime uccide persino i bambini? Voglio ricordare al mondo che la musica è un diritto umano e per spiegare meglio quello che i miei coetanei stanno vivendo vorrei usare la melodia e le parole di una canzone diventata l’inno della rivoluzione, Baraye di Shervin Hajipour.

In Iran si paga con la vita il desiderio di esprimere la proprio femminilità.

Più di 20 milioni di persone sono sotto la soglia di povertà.

Tantissimi bambini sono sfruttati.

Il regime uccide i cani di strada.

In prigione ci sono più 18mila intellettuali e dissidenti che spariscono nel silenzio.

In Iran ci sono 1 milione di profughi afghani.

Omosessuali rischia l’impiccagione».

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