Palermo, anziano derubato in casa: portati via 30mila euro. Tre arresti

Sono finiti agli arresti domiciliari la badante, il marito e un complice

Il colpo ai danni dell’anziano era avvenuto a marzo del 2019. A dare l’allarme, sostenendo di essere rimasta vittima di violenza insieme all’uomo, la sua badante. Dalle indagini della polizia è emerso però che sarebbe stata tutta una messinscena. Autori del furto, stando alla Procura, invece sarebbero stati proprio lei, il marito e un complice.

Per tutti e tre adesso con l’accusa di furto aggravato sono scattati gli arresti domiciliari. Si tratta di O. N., di 43 anni, ritenuta la “basista” del colpo, il marito, C. C., di 45, e il presunto rapinatore, A. G., di 40 anni.

Le indagini sono state condotte dalla squadra investigativa del commissariato Libertà, di Palermo. Sulla versione fornita dalla donna però, sin dal principio, qualcosa non quadrava. Infatti non sono stati trovati segni di effrazione sulla maniglia della porta blindata né segni di forzatura – come sarebbe stato denunciato dalla donna – attraverso la lastra radiografica ritrovata vicino all’ingresso. Per gli investigatori, la lastra sarebbe stata abbandonata ad hoc per simulare la rapina.

In più, come ricostruito dalla polizia scientifica, solo una stanza è stata presa di mira dal rapinatore, quella appunto che conteneva i preziosi poi rubati. Segno che il rapinatore sapesse già dove andare a cercare.

E ancora: dalle telecamere di videosorveglianza del condominio sarebbe emerso anche che le fasi dell’ingresso e dell’uscita del rapinatore dall’abitazione sarebbero avvenute in un periodo di tempo molto breve, quindi incompatibile con le fasi di una rapina.

 

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