Omicidio Sarah Scazzi, lo zio Michele Misseri ottiene uno sconto di pena

Michele Misseri

Omicidio Sarah Scazzi, lo zio Michele Misseri ottiene uno sconto di pena pari a 41 giorni in virtù del decreto “svuota carceri”

Michele Misseri sta scontando nel carcere di Lecce la pena di 8 anni per l’occultamento del cadavere della nipote Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa dalla figlia Sabrina Misseri e da sua moglie Cosima Serrano, e poi gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010. L’uomo ora ha ottenuto uno sconto di pena, pari a 41 giorni, grazie al decreto «svuota carceri».

Il reclamo presentato dal suo avvocato difensore è stato accolto dal giudice di sorveglianza del tribunale di Lecce, Stefano Sernia. Il legale di Misseri aveva basato la richiesta su due motivazioni: la prima riguarda il fatto che “il detenuto è costretto in una cella che non mette a disposizione di chi vi è rinchiuso il minimo di 4 metri quadrati indicati dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”. La seconda sul fatto che nella cella in cui è detenuto dal 2017, “non ci sono né acqua calda né doccia”. 

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Il giudice ha approvato la richiesta, giustificandola, come riporta il Corriere della Sera, cos’: «la detenzione subita presso l’istituto penitenziario di Lecce, per non breve durata, si sia caratterizzata per la contestuale presenza di indicatori di lesione della dignità umana, costituiti dalla disponibilità, per ben 991 giorni, di una superficie pro capite pari a soli 2.66 mq e quindi inferiore ai 3 mq che costituiscono il minimo essenziale. La durata della violazione è stata particolarmente lunga, essendosi protratta per due anni e mezzo e in tale periodo egli (Michele Misseri, ndr) ha anche dovuto soffrire la mancanza di acqua calda e docce nella cella».

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