No Green Pass, la manifestazione a Roma diventa guerriglia

No Green Pass, la manifestazione a Roma diventa guerriglia

No Green Pass, la manifestazione a Roma diventa guerriglia. La sede della CGIL assaltata, un poliziotto ferito e quattro gli arrestati

Ieri pomeriggio, sabato 9 ott0bre, le strade del centro di Roma si sono trasformate in uno scenario da guerriglia. Una manifestazione dei no green pass ha infatti assunto toni tutt’altro che pacifici. Secondo le stime a manifestare erano tra i 10.000 e i 30.000 e da subito hanno cercato di sfondare il cordone di sicurezza della polizia e raggiungere via del Babbuino.

Tra i manifestanti anche appartenenti di Forza Nuova, capeggiati dal leader romano Giuliano Castellino. Un nutritio gruppo di manifestati, ad un certo punto si è staccato. Una parte ha continuato in direzione dell’ambasciata americana, un’altra, circa 1000 persone, si è diretta verso la sede della CGIL, devastandola. Altri tafferugli si sono verificati in altre zone della città.

Il bilancio della manifestazione parla di poliziotto ferito, quattro persone arrestate, con al vaglio la posizione di Castellino, già sorvegliato speciale, che ha violato alcune prescrizioni relative alla sua posizione. Numerosi i contusi fra le forze dell’ordine e i manifestanti.

Subito è arrivata la condanna delle forze politiche, che hanno espresso vicinanza e solidarietà al segretario della CGIL, Maurizio Landini. Mario Draghi lo ha raggiunto al telefono. Poco dopo la nota ufficiale di Palazzo Chigi: «I sindacati sono un presidio fondamentale di democrazia e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi intimidazione nei loro confronti è inaccettabile e da respingere con assoluta fermezza. Il presidente del Consiglio condanna inoltre le violenze che sono avvenute oggi in varie città italiane. Il diritto a manifestare le proprie idee non può mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione. Il governo prosegue nel suo impegno per portare a termine la campagna di vaccinazione contro il Covid 19 e ringrazia i milioni di italiani che hanno già aderito con convinzione e senso civico».

Lo stesso Landini ha detto: «L’assalto alla sede della Cgil nazionale è un atto di squadrismo fascista. Un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro che intendiamo respingere. Nessuno pensi di far tornare il nostro Paese al ventennio fascista». Inoltre, ha indetto per oggi alle 10, una l’assemblea generale davanti la sede della CGIL.

Altri rappresentanti delle forze politiche hanno condannato i fatti di ieri. Il ministro della Salute Speranza ha twittato: «Quanto accaduto durante la manifestazione di Roma è squadrismo inaccettabile. Esprimo la mia solidarietà alla Cgil e alle forze dell’ordine per le violenze odierne».

Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, ha dichiarato: “la politica deve condannare quanto accaduto oggi in piazza a Roma. Questi non sono manifestanti, sono delinquenti. Massima vicinanza alle forze dell’ordine. Basta con questa violenza inaudita, basta strumentalizzare i vaccini e il green pass: stanno salvando vite umane ed evitando nuove chiusure. Con la salute dei cittadini non si scherza. La politica condanni, senza se e senza ma. Non devono esserci dubbi: la vita è preziosa».

Anche se tarde, sono arrivate le dichiarazioni di Salvini e Meloni. Per il leader della Lega “la violenza non è mai giustificata, non è mai la soluzione. Non confondiamo la violenza di pochi criminali con le richieste ragionevoli di chi vuole tutelare salute, diritti, libertà e lavoro».

Giorgia Melone, leader di Fratelli d’Italia dice: “Quelle delle violenze viste a Roma  sono immagini vergognose. Esprimo la mia totale vicinanza alle forze dell’ordine e la piena solidarietà al segretario dalla Cgil, Maurizio Landini. Solidarietà anche a migliaia di manifestanti scesi in piazza per protestare legittimamente contro i provvedimenti del governo e di cui nessuno parlerà per colpa di delinquenti che usano ogni pretesto per mettere in atto violenze gravi e inaccettabili“.

Poi aggiunge: “Mi auguro che i responsabili vengano individuati e puniti. Lascia infine sbigottiti la totale mancanza di controllo e prevenzione da parte del ministero dell’Interno“.

 

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