Milano, spunta un nuovo testimone del pestaggio di Bruna

Milano manganellate

La transgender brasiliana è stata presa a manganellate

Hanno fatto il giro della rete le immagini di Bruna, transgender brasiliana presa a manganellate, a Milano da quattro vigili.

Oggi, 29 maggio, sull’edizione di Repubblica spunta la versione di un testimone, Stefano di 41 anni.

L’uomo di trovava nei pressi, stava andando a lavoro, del luogo in cui è avvenuto l’episodio.

. «Ho visto gli agenti che aggredivano con il manganello e poi a botte una persona. Io ho visto una donna fortemente emaciata in volto, col sangue sul viso e gli occhi sofferenti che chiedevano aiuto. Vedere questa aggressione è stato scioccante e pensare che non sia un fatto straordinario. Io vivo questa città da 12 anni, l’ho vista cambiare da un posto dov’era possibile uno scambio in una città sempre più piena di cancelli, esclusiva, che mette ai margini, dove le persone fragili sono per strada e quando danno fastidio finiscono agli arresti più per decoro che per ordine pubblico. Vedere vigili urbani brandire manganelli sotto a un’università sembra comunque un fatto straordinario, non siamo abituati a vedere i vigli in questa veste e speriamo di non doverci abituare».

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E poi:«Penso che sia la cultura ad aiutare le persone a farsi percepire come un’unica entità. Non si deve restare indifferenti quando si subisce un abuso o una violenza ingiusta».

Intanto, secondo i medici dell’ospedale Bruna ha subito «un’aggressione con trauma al volto ed emisoma di destra».

Bruna, come hanno fatto sapere i legali è pronta a sporgere denuncia.

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