Migranti: la Guardia Costiera libica apre il fuoco contro un barcone di migranti
La Guardia Costiera libica ha aperto il fuoco contro un barcone di migranti, le immagini pubblicate dalla Ong Sea Watch Italy
Con l’arrivo dell’estate si intensificano i flussi migratori, che dal nord del continente africano vedono partire barconi carichi di uomini, donne e bambini cercare di raggiungere l’Europa, anche a costo della propria vita. Quotidianamente sentiamo notizie di nuovi sbarchi e naufragi, con vittime e messe in salvo. La notizia che, oggi, sta facendo il giro del mondo riguarda le immagini, sconvolgenti, di una motovedetta della Guardia Costiera libica, che per contrastare un barcone ha sparato alcuni colpi verso l’imbarcazione carica di migranti. L’azione è stata denunciata in un video diffuso dalle Ong.
Dopo la pubblicazione del video, la Marina libica ha diffuso una nota ufficiale, in cui ha dichiarato di aver aperto una inchiesta interna per valutare l’azione della motovedetta che ha messo “in pericolo le loro vite, così come quelle dei membri dell’equipaggio della motovedetta stessa, in quanto non sono state seguite le misure di sicurezza e sono stati utilizzati anche dei colpi di avvertimento”.
Come si legge sull’Ansa, la nota libica dice anche: “Tale azione mostra la mancanza di un giusto comportamento se si rivelasse vero dopo le verifiche. La Guardia Costiera condanna qualsiasi comportamento in contrasto con le leggi locali e internazionali e conferma che tutte le misure legali saranno prese contro qualsiasi violazione, in conformità con la legislazione e le leggi in vigore” e conclude “confermiamo la nostra volontà nel proseguire lo svolgimento dei nostri compiti e doveri, salvare vite in mare e proteggere le coste libiche, secondo le leggi e i regolamenti umanitari riconosciuti a livello locale e internazionale“.
La Sea Watch Italy, ha pubblicato su Twitter, il video in cui si vede chiaramente l’accaduto: “Ieri Seabird ha documentato un violento attacco della cosiddetta guardia costiera libica in zona SAR maltese. I video realizzati dal nostro equipaggio mostrano gli spari, le pericolose manovre della motovedetta e il lancio di oggetti contro le persone a bordo“, mentre alla notizia dell’apertura dell”inchiesta ha commentato sempre sul social: “Aperta un’inchiesta interna da parte della Marina Militare Libica sulla tentata strage di due giorni fa nel Mediterraneo centrale. Da parte di chi non rispetta diritti umani e sicurezza delle persone. L’ennesima farsa“.
? Ieri #Seabird ha documentato un violento attacco della cosiddetta guardia costiera libica in zona SAR maltese. I video realizzati dal nostro equipaggio mostrano gli spari, le pericolose manovre della motovedetta e il lancio di oggetti contro le persone a bordo. pic.twitter.com/gglN9Gibob
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) July 1, 2021
In un altro Tweet, sempre Sea Watch Italy, informa sulle condizioni dei migranti: “Le 63 persone a bordo sono riuscite a fuggire all’attacco della motovedetta Ras Jadir, donata dall’Italia, e ad arrivare a Lampedusa. La violenza a cui sono state sottoposte è inaccettabile e dimostra la necessità d’interrompere gli aiuti alla cd guardia costiera libica“.
Le 63 persone a bordo sono riuscite a fuggire all’attacco della motovedetta Ras Jadir, donata dall’Italia, e ad arrivare a Lampedusa.
La violenza a cui sono state sottoposte è inaccettabile e dimostra la necessità d’interrompere gli aiuti alla cd guardia costiera libica.
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) July 1, 2021
Anche Roberto Saviano, ha ripreso il tweet dell’inseguimento, aggiungendo le parole: “Ecco la cosiddetta Guardia Costiera Libica che l’Italia finanza insieme all’Europa. Ecco come salvano vite: sparando e speronando“.
Ecco la cosiddetta Guardia Costiera Libica che l’Italia finanza insieme all’Europa. Ecco come salvano vite: sparando e speronando.
Video: @SeaWatchItaly pic.twitter.com/KvM3K2Pcae
— Roberto Saviano (@robertosaviano) July 2, 2021
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