Mattarella firma il decreto carburanti, ecco di cosa si tratta

Mattarella firma il decreto carburanti, ecco di cosa si tratta

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firma il decreto carburanti, ecco di cosa si tratta e cosa prevede

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto carburanti per contrastare il caro dei consumi. Il decreto prevede bonus  carburante  e  di  trasparenza  e  controllo del prezzo di  vendita  al  pubblico  di  carburante  per   autotrazione.

Il primo punto previsto è il bonus carburante di 200 euro per tutto il 2023. recita il testo del decreto: “il  valore dei buoni benzina o di analoghi titoli per l’acquisto  di  carburanti ceduti dai datori di lavoro privati  ai  lavoratori  dipendenti,  nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023,  non  concorre  alla formazione del reddito del lavoratore, se di importo non superiore  a euro 200 per lavoratore”.

Per quanto riguarda la trasparenza, il decreto stabilisce che il prezzo medio dei carburanti, su base regionale, sarà pubblicato sul sito del ministero delle Imprese e del made in Italy: “La  frequenza,  le  modalità  e  la tempistica delle comunicazioni sono definite con decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy da adottarsi entro quindici  giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto”.

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Dunque “gli esercenti dell’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione, ivi compresi quelli  lungo  la  rete  autostradale, entro quindici giorni dalla data di adozione del decreto”, devono adeguare “la cartellonistica di pubblicizzazione dei prezzi presso ogni punto vendita”.

Nel caso di violazione delle disposizioni, il decreto prevede “la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500  a  euro 6.000. Dopo la terza violazione, può essere disposta la  sospensione dell’attività per un periodo non inferiore  a  sette  giorni  e  non superiore a novanta giorni.  L’accertamento  della  violazione  delle disposizioni di cui ai commi 2 e 3 è effettuato  dalla  Guardia  di finanza.

Inoltre, il decreto introduce l”accisa mobile”. In caso di aumenti del prezzo della benzina il maggiore gettito Iva andrà a ridurre le tasse sui carburanti. Esso può essere adottato “sulla media del precedente bimestre, rispetto al valore di riferimento, espresso in euro, indicato nell’ultimo Documento di programmazione economico-finanziaria (…)”.

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